Aggredito perché non voleva acquistare una dose di droga. È scappato in albergo con il braccio insanguinato, insieme ai connazionali con cui si era attardato in...
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È successo la scorsa notte a Jesolo, in un tratto di arenile situato nei pressi di Piazza Marina. È lì alcuni turisti austriaci decidono di sedersi e fumare qualche sigaretta prima di ritirarsi a dormire, dopo aver trascorso la serata in un ristorante nelle vicinanze. Sono passate da poco passate le tre quando i tre-quattro amici austriaci vengono avvicinati da altrettanti nordafricani, forse tunisini. Offrono stupefacente e sono insistenti. Pretendono che i turisti acquistino almeno qualche dose. Non mollano.
Poi la situazione degenera. Perché uno dei magrebini, visto che non riesce a concludere l'affare, cerca di rubare il portafoglio a uno dei villeggianti, un 32enne. Ma quest'ultimo si accorge della mossa e pretende che gli venga restituito il maltolto. È a questo punto che nelle mani di quello che si è trasformato in ladro, e nel giro di pochi secondi in rapinatore, compare un collo di bottiglia rotto. Nemmeno il tempo di rendersi conto di quanto sta accadendo che il braccio destro del derubato comincia a insanguinare colpito più volte... Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero