Gerusalemme, Renzi parla alla Knesset: «Chi boicotta Israele boicotta se stesso»

Gerusalemme, Renzi parla alla Knesset: «Chi boicotta Israele boicotta se stesso»
«Chi pensa di boicottare Israele non si rende conto di boicottare se stesso, di tradire il proprio futuro. Possiamo avere opinioni diverse, è accaduto e continuerà ad accadere....

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«Chi pensa di boicottare Israele non si rende conto di boicottare se stesso, di tradire il proprio futuro. Possiamo avere opinioni diverse, è accaduto e continuerà ad accadere. Ma l'Italia sarà sempre in prima linea nel forum europeo e internazionale contro ogni forma di boicottaggio sterile e stupido». Così Matteo Renzi, intervenuto alla Knesset nel corso della sua visita in Israele.




La «pace sarà possibile solo con due stati e due popoli, e solo se sarà garantita piena sicurezza di tutti: il diritto dello stato palestinese all'autodeterminazione e quello dello stato ebraico alla propria sicurezza: lo dico qui e lo ripeterò a Betlemme incontrando il leader dell'Anp», Abu Mazen, ha continuato Renzi.



Il premier nel suo discorso alla Knesset ha ricordato il sacrificio di Enzo Sereni, l'attività del rabbino Toaff e il reduce della brigata ebraica Asher Dishon che si spese in prima persona contro il nazifascismo.



L'Italia con gli Usa ritiene che «l'accordo sul nucleare iraniano è un compromesso utile a rendere più sicura regione, ma siamo pronti a verificarne l'implementazione» giorno per giorno perchè «sulla sicurezza di Israele non ci possono essere compromessi».



«Israele non è una gentile concessione dopo la Shoah
», ha sottolineato ancora Renzi, «non solo avete il diritto di esistere, ma anche il dovere di esistere e di resistere».



«Lei è uno dei leader della nuova generazione, del futuro», così il presidente israeliano Reuven Rivlin si e rivolto al premier italiano nelle dichiarazioni a margine dell'incontro tra i due a Gerusalemme. «Ricordo con piacere il nostro primo incontro a Firenze, quando lei venne come presidente della Knesset, oggi per me è un onore essere qui», ha replicato Renzi.




Quest'ultimo nell'incontro con il presidente israeliano Reuven Rivlin a Gerusalemme lo ha invitato «anche a nome del presidente della repubblica Sergio Mattarella» a Roma a settembre un invito a cui Rivlin ha immediatamente replicato con un «non vedo l'ora».



Rivlin ha ribadito a Renzi la preoccupazione di Israele per l'accordo raggiunto a Vienna sul nucleare iraniano. «Siamo molto preoccupati e stiamo facendo di tutto» per convincere gli altri che l'Iran rappresenta ancora una minaccia, ha spiegato Rivlin nell'incontro con il premier a Gerusalemme.
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Il Messaggero