«Sono in Terra Santa da 30 anni e non ho mai visto cose del genere, mai tanta rabbia da parte dei palestinesi: si muore a Gaza, scontri sono in corso a Jenin, Ramallah,...
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«Le cose sono peggiorate e il processo di pace sembra essersi arrestato - riferisce padre Faltas - La decisione del presidente Trump di trasferire l'ambasciata Usa a Gerusalemme non solo ha scatenato il risentimento palestinese ma ha anche spaccato la società israeliana. Qui in città ci sono israeliani che esultano e altri che contestano. Credo sia necessario ricordare la parole di Papa Giovanni Paolo II, quando disse che se non ci sarà pace a Gerusalemme, sarà impossibile la pace in tutto il mondo. Gerusalemme è una città unica e deve essere una città per tutti e di tutti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero