«Il Giro partirà da Gerusalemme». Il triathlon a gennaio primo test per Israele

Tom Dumoulin, Fabio Aru, Vincenzo Nibali, e Alberto Contador
«Non ci saranno problemi, il Giro d'Italia partirà da Gerusalemme come da programma ufficiale». La situazione politica internazionale, con le recenti...

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«Non ci saranno problemi, il Giro d'Italia partirà da Gerusalemme come da programma ufficiale». La situazione politica internazionale, con le recenti tensioni in Israele, non cambia la tabella di marcia della corsa rosa. L'organizzazione della gara ha già svolto i primi sopralluoghi e per il momento sono slittate le verifiche sul campo da parte Rai, che detiene i diritti televisivi della Corsa; verifiche che dovrebbero essere effettuate prima della fine dell'anno o a gennaio 2018. Tappa breve ma intensa, quella di Gerusalemme, che il 4 maggio darà via al Giro numero 101. Il ministero israeliano del Turismo è al lavoro sull'attività di comunicazione. Così come il Comune di Gerusalemme. Anche l'evento Triathlon Israman di gennaio potrebbe diventare occasione di promozione della tappa di primavera. E il campione spagnolo, Alberto Contador, amatissimo in Israele, ha visitato i percorsi. 


Per la prima volta il Giro partirà fuori dall'Europa e legherà idealmente - ma anche sui pedali - due grandi città, come Gerusalemme e Roma, dove il 27 maggio si terrà il gran finale con l'arrivo ai Fori imperiali, sotto il Colosseo. A Gerusalemme si assegnerà la prima Maglia Rosa con una cronometro individuale di 9,7 km fatti di saliscendi e cambi di direzione che non concederanno respiro. Sarà la Tappa Bartali del Giro, dedicata al corridore italiano il cui nome è impresso sul muro d’onore del Giardino dei Giusti nel Mausoleo della Memoria Yad Vashem. Logisticamente la corsa si svilupperà nella zona ovest della città.  Poi i corridori si muoveranno da Haifa a Tel Aviv, con l'arrivo sul lungomare e il passaggio nel finale da Jaffa. L'ultima tappa in terra israeliana da Be’er Sheva a Eilat sulle sponde del Mar Rosso con il passaggio sul cratere Ramon Crater, il più grande del mondo con i suoi 40 chilometri di ampiezza. Proprio Eilat rappresenterà il punto più a sud toccato dalla corsa rosa in tutta la sua storia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero