Guerra all'Isis, la Turchia nega le basi agli Usa

Guerra all'Isis, la Turchia nega le basi agli Usa
​Lo scambio di dichiarazioni, fatte attraverso fonti anonime, è la conferma di quanto siano ancora distanti le posizioni di Usa e Turchia sulla guerra all'Isis. ...

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​Lo scambio di dichiarazioni, fatte attraverso fonti anonime, è la conferma di quanto siano ancora distanti le posizioni di Usa e Turchia sulla guerra all'Isis.


Ankara è restia ad aiutare le forze curde siriane dell'Ypg, alleate con il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), che si batte da 30 anni per l'indipendenza dalla Turchia. Inoltre ritiene che i raid aerei contro i campi jihadisti potrebbero rafforzare il presidente siriano Bashar al-Assad, che invece vorrebbe vedere abbattuto. Le autorità turche hanno inoltre posto come pre-condizione per la loro partecipazione all'intervento militare, la creazione di una zona cuscinetto e di una no-fly zone nel nord della Siria.



«La nostra posizione è chiara, non vi è un nuovo accordo» con gli Stati Uniti per l'utilizzo della base di Incirlik, ha specificato una fonte turca citata dall'agenzia Afp, aggiungendo che «i negoziati continuano sulla base delle condizioni già poste dalla Turchia». Alcune ore prima, invece, un funzionario della Difesa americana aveva detto che un accordo di massima era stato raggiunto e si trattava ormai solo di mettere a punto «i dettagli dell'utilizzo delle basi turche».



Gli aerei americani operano già da tempo nella base di Incirlik, dove sono presenti 1.500 uomini. Ma finora i raid portati dagli americani contro lo Stato Islamico sono partiti esclusivamente dalle basi aeree di Emirati Arabi, Kuwait e Qatar. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero