Isis, jihadista filma il momento della sua morte: il video messo online come "omaggio ai martiri"

Doveva essere l'ennesimo video di propaganda dei combattenti dello Stato islamico, ma si è trasformato in un video omaggio per i martiri della jihad: un miliziano...

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Doveva essere l'ennesimo video di propaganda dei combattenti dello Stato islamico, ma si è trasformato in un video omaggio per i martiri della jihad: un miliziano dell'Isis, sceso in campo con una GoPro per filmare gli scontri a fuoco con le truppe governative, ha finito per registrare la propria morte.


Il filmato mostra alcuni jihadisti impegnati in una sparatoria con le truppe di Assad a Hama, nella Siria occidentale: gli uomini del Califfato si nascondono dietro un muro mentre i colpi di mitragliatrice fanno da sottofondo al filmato. Improvvisamente, l'uomo che stava riprendendo la scena mostra segni di cedimento e le immagini diventano confuse mentre si accascia in ginocchio dopo essere stato colpito dal fuoco nemico.

Il respiro che diventa pesante, il suo urlo disperato che rimbomba e si confonde con un nasheed, il sottofondo musicale che accompagna tutti i video dello Stato Islamico. Poco distante da lui, un combattente cade sotto i colpi dei soldati fedeli al presidente Assad. La morte in diretta, ripresa e mostrata al mondo per lodare il sacrificio umano dei martiti della jihad.

Il filmato è stato pubblicato in queste ore on line proprio mentre le forze siriane, con il sostegno dei raid aerei russi, hanno riconquistato Palmira, “la sposa del Deserto” con le sue spettacolari rovine di epoca romana catalogate “Patrimonio dell'Umanità” dall'Unesco.

Adesso a Palmira è stata avviata l'opera di bonifica dalle mine posizionate dai jihadisti sul territorio prima della ritirata: in queste ore è atteso a Damasco l'arrivo di una squadra di sminatori russi provenienti da Mosca per unirsi ai colleghi siriani impegnati nel lavoro di bonifica dell'area archeologica di Palmira, dove nelle ultime 48 ore, riferiscono i media panarabi, sono state rimosse 150 tra mine e ordigni inesplosi.


Ma per i soldati di Assad è già tempo di puntare al prossimo obiettivo. «L'esercito si è concentrato intorno a Al-Qaryatain. Le operazioni militari iniziano da lì – ha detto all'AFP una fonte militare a Palmira - Questo è il prossimo obiettivo per l'esercito siriano, hanno gli occhi puntati a Sukhnah, verso nord-est». Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani la presa di Sukhnah porterebbe le forze governative alle porte della provincia di Deir Ezzor, ricca di petrolio e tra le roccaforti dello Stato Islamico. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero