Si stima che i fondamentalisti arruolatì dall'Isis «possano aumentare di circa 1.000-1.500 unità», provenienti da diversi Paesi, «anche l'Europa». I...
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Prosegue intanto la batatglia in Iraq. Gli jihadisti dello Stato Islamico hanno massacrato 67 membri di una tribù sunnita filo governativa nella provincia centrale di Anbar.
«La scorsa notte Daesh ha giustiziato 67 persone della tribù al-Bu Nimr, compresi donne e bambini», ha denunciato Naeem al-Kaud, anziano della stessa tribù, usando l'acronimo arabo per lo Stato Islamico. Le vittime facevano parte di un gruppo di circa 200 membri della tribù catturati dagli jihadisti nella città di Ras al-Maa, nel nord della provincia di Anbar.
«Gli altri 125 sono minacciati di morte», ha aggiunto al-Kaud, citato dal sito Alsumaria news. Purtroppo non si tratta del primo massacro di membri della tribù al-Bu Nimr, che combatte a fianco delle truppe del governo di Baghdad per fermare l'avanzata degli jihadisti. Nelle recenti settimane le forze dello Stato Islamico sono avanzate in questa provincia sunnita che si estende dalla frontiera siriana alla periferia di Baghdad.
Sono oltre 200 le persone uccise dall'Isis nella zona di al Anbar, in Iraq, nelle tribù sunnite ostili allo Stato Islamico negli ultimi 10 giorni. Lo rendono noto responsabili e fonti locali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero