C'è un esercito nell'esercito: sono le piccole vittime nelle mani dell'Isis forzate a compiere atroci delitti, costrette a rinunciare alla loro infanzia per portare...
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Davanti alle rovine di una città siriana, il piccolo, vestito in tuta mimetica, tiene con entrambe le mani una pistola e punta dritto alle cervella di un uomo in rosso, dichiarato dai jihadisti un nemico del Califfato. In ginocchio e con le mani legate l'uomo attende la propria esecuzione: l'ultima immagine mostra la presunta spia inerme a terra con un rivolo di sangue che esce dal capo.
Quella che è stata mostrata al mondo è solo l'ultima di una lunga serie di esecuzioni dove gli aguzzini sono ragazzini in tenera età: l'utilizzo dei “leoncini del Califfato”, così vengono chiamati i bambini che infoltiscono le fila dell'Isis, è l'arma su cui stanno facendo leva i jihadisti. Fin dall'inizio il Califfato ha puntato sui più piccoli per garantire un futuro all'organizzazione terrorista: tuttavia, nell'ultimo periodo l'uso dei più giovani (in un anno sarebbero una ventina i video in cui i protagonisti sono i bambini) sta diventando sistematico secondo quanto dicono gli esperti e valutando il materiale propagandistico pubblicato in rete.
Indottrinati su posizione estremiste e addestrati alla morte, i ragazzini sono prima costretti a seguire una scuola della jihad in cui viene insegnato loro il Corano e dopo sono inviati in campi di addestramento in cui la parola d'ordine è imparare a uccidere.
Yahya è un ragazzino yazidi di 14 anni costretto a convertirsi all'Islam e spedito in un campo di addestramento del Califfato: «Mi hanno insegnato come tagliare le teste degli infedeli – ha raccontato Yahya dopo essere riuscito a fuggire dal campo - a 120 bambini sono state date una bambola e una spada ed è stato chiesto loro di fare pratica. Eravamo centinaia, tutti fra 8 e 15 anni. L’addestramento è durato 5 mesi e includeva 8-10 ore al giorno di esercitazioni, uso di armi e studi coranici». Un orrore senza fine che coinvolge oltre mille bambini: secondo l’Osservatorio siriano sui diritti umani in Siria, l'Isis dispone di numerosi campi dove “addestra” almeno 1.100 ragazzini sotto i 16 anni, 52 dei quali sono già morti in combattimento inclusi 8 in attacchi suicidi.
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Il Messaggero