Il Giappone finisce sotto shock per il doppio colpo del terrorismo islamico: prima l'esecuzione del contractor Haruna Yukawa e, poi, quella del secondo ostaggio nelle mani...
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La moglie di quest'ultimo, Rinko Jogo, ha diffuso una nota tramite un sito del gruppo britannico Rory Peck Trust in cui ha chiesto la privacy per la sua famiglia.
Rinko si è detta distrutta dal dolore, ma orgogliosa di suo marito, e poi ha ringraziato coloro che le hanno espresso sostegno: «Resto estremamente orgogliosa di mio marito che ha riferito la condizione delle persone in aree di conflitto come l'Iraq, la Somalia e la Siria. Era la sua passione rimarcare gli effetti sulla gente comune e in particolare attraverso gli occhi dei bambini, informarci sulle tragedie della guerra».
Goto è partito per la Siria a fine ottobre, appena poche settimane dopo la nascita della figlia minore della coppia. A stretto giro, poi, la cattura da parte dei militanti islamici. Jogo dice anche di aver ricevuto numerose email da persone sconosciute che affermano di essere i rapitori del marito. La crisi degli ostaggi è diventata una questione nazionale dopo la richiesta del 20 gennaio dei militanti dell'Isis di un riscatto pari a 200 milioni di dollari, da pagare entro 72 ore.
Ansia anche negli Usa. Intanto c'è apprensione anche negli Usa. Si teme infatti per una donna americana, catturata lo scorso anno in Siria, ancora nelle mni dell'Isis. Il presidente Barack Obama, in un'intervista alla Nbc, ha detto che gli Stati Uniti stanno facendo tutto quello che è in loro potere per salvare una donna americana nella mani dell'Isis. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero