Nei laboratori dello Stato Islamico si starebbero testando automobili senza conducente e telecomandate per fare stragi in Europa e nel resto dell’Occidente. L’ultima...
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Ma sarebbe già troppo tardi: il lavoro di messa a punto sarebbe già terminato e i veicoli sarebbero pronti per realizzare attacchi terroristici nel Vecchio Continente. Per non correre rischi, le auto bomba saranno costruite direttamente a destinazione, seguendo le indicazioni contenute proprio nel video tutorial, dalla durata di otto ore, su come imbottirle di esplosivo e guidarle da remoto fino all’obiettivo desiderato.
Stando alle immagini del girato, ora al vaglio degli inquirenti, al posto del conducente viene piazzato un manichino con dei termostati che riproducono il calore umano per consentire alla macchina di ingannare gli scanner che proteggono molti edifici. In questo modo gli uomini del Califfato potranno controllare a distanza le stragi senza rischiare la vita. Si tratta di sicuro di un salto di qualità nella strategia del terrore messa in atto dai terroristi, che preoccupa maggiormente le forze al lavoro contro le cellule islamiche in Occidente.
Il tutto sarebbe stato ideato e realizzato in una università islamica a Raqqa. Il maggiore Chris Hunter, ex appartenente alle forze speciali inglesi, ha sottolineato al quotidiano inglese Daily Mail che «questi video di formazione sono pensati solo per trasmettere informazioni sui risultati dei progressi raggiunti nel campo della ricerca e dello sviluppo, ma ci dicono esattamente dove i jihadisti sono arrivati e che tipo di minacce dovremo affrontare. È stato questo un colpo molto importante da parte dell’Intelligence».
Intanto, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è stato informato, stando a quanto riportato dalla stampa americana, sul possibile uso di gas nervino da parte dell’Isis contro i suoi nemici nei territori controllati in Medioriente. L’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche starebbe infatti indagando su 11 incidenti che hanno per protagonista proprio il pericoloso elemento. Le analisi su alcuni campioni di sangue indicherebbero infatti l’esposizione di uomini al sarin o un tipo di sostanza a questo molto vicino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero