Isernia, rapinatori sfortunati perdono il cellulare: arrestati

Un operazione dell'Arma
Un cellulare da poco, usato anche con qualche accortezza ma smarrito proprio sul più bello, al momento della rapina. E' stato quel particolare che ha consentito ai...

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Un cellulare da poco, usato anche con qualche accortezza ma smarrito proprio sul più bello, al momento della rapina. E' stato quel particolare che ha consentito ai Carabinieri di rintracciare i responsabili di una rapina a mano armata, da 5.000 euro, alla filiale della Banca Intesa San Paolo di Venafro (Isernia).

I responsabili sono tre pregiudicati della provincia di Napoli. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita, questa mattina, dai militari dell'Arma di Napoli a conclusione di un'indagine aperta dai colleghi del Comando Provinciale di Isernia dopo la rapina, dell'agosto scorso.

I rapinatori erano stati particolarmente violenti: dopo aver colpito con il calcio della pistola uno degli impiegati della filiale venafrana, procurandogli una ferita al viso, hanno legato con fascette di plastica il resto del personale, per poi chiuderli tutti nella stanza della cassaforte, come fosse un film americano.

Durante la fuga con il bottino racimolato uno dei rapinatori ha però smarrito il cellulare ritrovato e posto sotto sequestro dai Carabinieri di Venafro. Un cellulare usa e getta, acquistabile con 20 euro ma usato con più sim card. «I tre pregiudicati arrestati sono veri e propri professionisti della rapina. Uno di loro aveva evaso i domiciliari per reiterare il reato a Venafro» ha detto il Procuratore di Isernia, Paolo Albano, durante la conferenza stampa nella caserma dei Carabinieri: Salvatore Esposito, 50anni di Napoli (evaso dai domiciliari per compiere la rapina a Venafro) e due 40enni di Napoli, Massimiliano Murolo e Pasquale Papa. 
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Il Messaggero