ISCHIA - Ha cercato di farsi esplodere come un kamikaze all'interno del Castello Aragonese, l'uomo con gravi problemi psichiatrici che ha tenuto in scacco per tutta la...
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Tutto è iniziato nella tarda serata di ieri, quando Almerico Calise, 40enne ischitano da anni in cura al centro di igiene mentale e già arrestato due volte in precedenza per tentato omicidio (prima per aver ferito una persona con una katana e poi per aver cercato di appiccare il fuoco con della benzina al titolare di un negozio a Ischia Ponte), ha caricato a bordo di una Smart due bombole di gas e si è introdotto all'interno del Castello Aragonese, rischiando tra l'altro di travolgere i passanti lungo il pontile di accesso. L'uomo ha bloccato con l'autovettura l'ingresso al Castello e poi si è barricato in un locale, urlando che si sarebbe fatto saltare in aria.
Immediato l'intervento del capitano Andrea Centrella e dei suoi carabinieri della compagnia di Ischia. La trattativa è andata avanti per ore nel corso della notte, mentre all'esterno si rafforzava la cintura di sicurezza formata da carabinieri, polizia, vigili del fuoco ed ambulanze del 118. La situazione è andata peggiorando col passare delle ore e il comandante Centrella ha ordinato ai suoi l'irruzione. Calise si è rifugiato a quel punto nella Smart con una bombola e ha tentato l'estremo e disperato gesto di farsi saltare in aria nel corridoio d'accesso del Castello, ma i carabinieri sono stati più veloci e, dopo aver fracassato i vetri e la tettoia della Smart, lo hanno catturato.
Nell'operazione sono rimasti feriti il luogotenente Michele Cimmino, il maresciallo Sergio De Luca e un brigadiere dell'Arma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero