Nel giorno in cui i ministri degli Esteri e della Difesa Federica Mogherini e Roberta Pinotti chiederanno al Parlamento il via libera per l'invio di armi ai curdi, il premier...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La visita a Bagdad e Ebril sarà in qualità di presidente dei turno del semestre europeo oltre che di premier italiano. E della nuova crisi irachena il premier ha fatto il punto anche con l'amministrazione americana attraverso l'ultima conversazione telefonica avuta con Barack Obama. L'Italia ha deciso davanti alla violenza scatenata dagli jihadisti dell'Isi di fare la sua parte ma ancora di più uno degli obiettivi della presidenza italiana in Ue è far sì che l'Europa parli con una voce sola anche in politica estera.
«L'Europa - è la convinzione di Renzi - non è solo Maastricht e spread, i nostri aiuti umanitari sono lì, sempre più i confini dell'Europa (la Libia, l'Ucraina, il Mediterraneo, il Medio Oriente e l'Iraq) sono questione centrale per l'Europa».
Visita lampo domani del presidente del Consiglio Matteo Renzi in Iraq. Il premier, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi,sarà in giornata a Baghdad e poi ad Erbil per fare rientro in serata a Roma. La visita di Renzi, come anticipato dall'Huffington Post, dovrebbe prevedere un bilaterale tra il premier italiano e il presidente iracheno Fuad Masum, a Baghdad. Previsti, sempre nella capitale, incontri anche con il premier incaricato di formare il nuovo governo Haidar al Abadi e il premier uscente Nuri Al Maliki.
Ad Erbil, Renzi vedrà invece il presidente del governo regionale del Kurdistan iracheno Masud Barzani. La visita-lampo di Renzi avverrà nelle stesse ore in cui il ministro degli Esteri Federica Mogherini e il responsabile della Difesa Roberta Pinotti, davanti alle Commissioni riunite Affari esteri e Difesa di Camera e Senato, discuteranno dei recenti sviluppi - e delle misure da intraprendere a fronte dell'emergenza umanitaria - della crisi irachena, deflagrata dopo la creazione di uno Stato islamico, ad opera dei jihadisti dell'Isis, proprio in Iraq.
L'11 agosto scorso la crisi è stata peraltro al centro di colloqui telefonici tra il premier italiano e il presidente degli Usa Barack Obama e con il premier turco Tayyip Erdogan. Renzi sarà, inoltre, uno dei primi membri di governo occidentali ad incontrare il premier incaricato dell'Iraq, Haidar al Abadi, chiamato, dopo un lungo braccio di ferro con il premier uscente Nuri Al Maliki, a formare un nuovo esecutivo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero