​Iran, polizia carica manifestanti contro carovita in Grand Bazar di Teheran

Iran, polizia carica manifestanti contro carovita in Grand Bazar di Teheran
La polizia ha disperso con violenza i dimostranti al Grand Bazar di Teheran, e in altri mercati in sciopero della città, che per il terzo giorno consecutivo protestavano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La polizia ha disperso con violenza i dimostranti al Grand Bazar di Teheran, e in altri mercati in sciopero della città, che per il terzo giorno consecutivo protestavano contro il carovita. Alcuni filmati, pubblicati sui social media, mostrano gli agenti che sparano colpi di pistola altezza uomo, ma non è possibile confermare l'autenticità dei video.


 
Le proteste sono andate in scena anche in diverse altre città del Paese, nonostante l'ondata di arresti e i moniti delle autorità. Le dimostrazioni sono collegate alle preoccupazioni sulla situazione economica del Paese, anche alla luce dell'incertezza sul futuro dell'accordo sul nucleare.

Ma diversi esponenti dell'area moderata e liberale del Paese affermano che dietro alle proteste ci siano gruppi politici che vogliono creare instabilità, compreso quello legato all'ex presidente conservatore Mahmud Ahmadinejad, per minare la credibilità di Hassan Rohani.

Anche in Parlamento, Rohani deve fare i conti con l'ala ultraconservatrice, che gli ha dato una deadline di 15 giorni entro cui presentare un programma economico, altrimenti «verrà avviata la procedura di impeachment».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero