Inghilterra, l'Isis ha cercato di reclutare un reporter sotto copertura per l'assalto a London Bridge

Inghilterra, l'Isis ha cercato di reclutare un reporter sotto copertura per l'assalto a London Bridge
Un agente dello Stato islamico avrebbe cercato di reclutare un reporter sotto copertura per effettuare l'attacco al London Bridge, un anno prima dell'attentato che nel...

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Un agente dello Stato islamico avrebbe cercato di reclutare un reporter sotto copertura per effettuare l'attacco al London Bridge, un anno prima dell'attentato che nel giugno scorso ha ucciso otto persone e fatto decine di feriti. Secondo quanto riportano i media britannici, il giornalista, inviato per il programma della Bbc 'Inside Out London', è stato contattato dalla Siria da un reclutatore che ha cercato di incoraggiarlo ad eseguire l'attentato da solo o in gruppo. Attraverso conversazioni criptate, al giornalista erano state illustrate tattiche terroristiche che la Bbc ha affermato essere estremamente simili a quelle messe in atto il 3 giugno sul London Bridge, in cui tutti e tre gli assalitori - Khuram Butt, Rachid Redouane e Youssef Zaghba - sono stati uccisi dalla polizia. Al reporter era stata anche inviata una guida che spiegava come fare il maggior numero di vittime attaccando con un coltello.


«Nel luglio del 2016 abbiamo scoperto che l'organizzazione terroristica stava usando Twitter e Facebook per contattare i musulmani britannici e incitarli a compiere attacchi in determinati luoghi di Londra. Abbiamo iniziato a parlare con uno dei loro reclutatori, che poi ci ha invitato a continuare privatamente in un sito di messaggistica criptata. Le autorità erano pienamente consapevoli del nostro contatto con l'organizzazione terroristica», ha detto il giornalista. Un anno prima, nel 2015, lo stesso reporter sotto copertura era entrato in contatto con Junaid Hussain, il cyber-reclutatore dell'Is nato a Birmingham, che si era offerto di spiegargli come fabbricare bombe in casa. Quando, nello stesso anno, Hussain è stato ucciso da un drone dell'esercito statunitense nella città siriana di Raqqa, un altro reclutatore ha contattato il giornalista per continuare la conversazione, offrendogli i dettagli per un piano che prevedeva l'omicidio di un ufficiale di polizia, compreso come ottenere armi e munizioni.
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Il Messaggero