Si sfidavano a chi usava gli aghi da flebo più grossi nelle corsie del pronto soccorso dell'ospedale San Bortolo di Vicenza e su un gruppo Whatsapp registravano i...
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Dopo la pausa forzata Riboni dovrà anche smaltire le tante ferie arretrate e avviarsi verso la pensione. Ed è anche l'unica "vittima" della vicenda: medici e infermieri del suo reparto non hanno subito alcuna conseguenza.
"Non c'è giustificazione che tolleri superficialità, scherzi, battute e quant'altro. Gli eventi sono stati realizzati a seguito di una strategia che testimonia l'intenzionalità dei comportamenti a danno del paziente", disse Riboni quando scoprì e portò alla luce cosa accadeva nella sua unità.
Nel gruppo Whatsapp si scrivevano frasi del tipo: "Come va la sfida grigi contro arancioni?" Il riferimento è al colore e al diametro delle cannule utilizzate per le flebo, grigie quelle più piccole, arancioni quelle più spesse e quindi più dolorose per i pazienti. "Un infermiere rispondeva: "Due arancio, uno grigio". Un medico rispondeva: "Infilato un arancio or ora". Per arrivare perfino alla proposta di un altro: "Si fa anche un tabellone con il punteggio".
L'ospedale ha liquidato la vicenda come "sviamento dall'attività istituzionale e uso improprio del telefono cellulare personale". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero