India, stuprarono ragazza di 15 anni a luglio: il tribunale li condanna a morte

Foto: Ansa/Harish Tyagi
Un tribunale indiano ha condannato a morte tre imputati riconosciuti colpevoli di aver violentato, mutilato ed ucciso una ragazza di 15 anni nel luglio dello scorso anno nel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un tribunale indiano ha condannato a morte tre imputati riconosciuti colpevoli di aver violentato, mutilato ed ucciso una ragazza di 15 anni nel luglio dello scorso anno nel villaggio di Kopardi, dello Stato di Maharashtra, a circa 300 chilometri da Mumbai. Lo riferisce la tv statale DD.


Il brutale stupro provocò settimane di proteste da parte della popolazione e la sentenza è stata accolta con applausi e soddisfazione dalle centinaia di persone che si sono raccolte all'esterno del tribunale, presidiato da un migliaio di agenti di polizia. I tre imputati, di età tra i 25 e i 36 anni, hanno ascoltato il verdetto senza mostrare reazioni. Nell'arringa il pubblico ministero ha giustificato la decisione con il mancato pentimento degli stupratori nei 16 mesi successivi all'omicidio.

«Avevo piena fiducia nella giustizia - ha dichiarato il padre della vittima all'uscita dalla sala, ed ho avuto la sentenza che ho atteso per ogni singolo giorno per quasi un anno e mezzo». Le richieste di clemenza non sono state accolte dal giudice, e ora i legali degli imputati hanno la possibilità di presentare ricorso presso l'Alta Corte. ​Il tribunale li aveva dichiarati colpevoli il 18 novembre, la vittima apparteneva alla comunità Maratha della casta superiore mentre gli uomini erano tutti dalit, in passato intoccabili.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero