India, mette al mondo una figlia: 35enne picchiata con una mazza da hockey dal cognato

India, mette al mondo una figlia: 35enne picchiata con una mazza da hockey dal cognato
https://www.youtube.com/watch?v=pbgYPtJTavY Meena Kashyap, 35 anni, aveva una sola colpa. Aver messo al mondo una bambina,...

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https://www.youtube.com/watch?v=pbgYPtJTavY


Meena Kashyap, 35 anni, aveva una sola colpa. Aver messo al mondo una bambina, anziché un erede maschio. Un affronto intollerabile per la famiglia del marito che, per mano del cognato, l'ha massacrata di botte insieme a un amico. La violenza brutale, avvenuta a Patiala, nel Punjab, in India, è stata ripresa con un cellulare e nelle ultime ore sta facendo il giro del web, scatenando l'indignazione degli utenti.

Nel filmato si vede la donna in ginocchio che prova con tutte le forze a difendersi dall'attacco brutale sferrato dal fratello del marito che, insieme a un amico, l'ha picchiata violentemente con una mazza da hockey. La nascita della piccola, tuttavia, sarebbe solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso di rapporti non proprio idilliaci. Tra le famiglia di Meena e quella del marito, infatti, ci sarebbe un contenzioso aperto sulla dote di 700.000 rupie, all'incirca 10 mila euro, che i famigliari dell'uomo pretendevano dai genitori della donna. Una pretesa che si era trasformata in un incubo per Meena: da mesi subiva violenze fisiche che, tra l'altro, aveva pure denunciato alle forze dell'ordine. «Avevamo segnalato quello che accadeva lo scorso anno, ma non è mai stato fatto nulla. Sono sposati da due anni e adesso hanno una bambina. La famiglia di mio genero continua a chiederci 700mila rupie per la dote». Secondo L'Hindustan Times, l'ultima denuncia risale ad aprile, ma le violenze su Meena sono continuate fino al drammatico assalto della scorsa settimana. Solo adesso che il video sta facendo il giro del mondo, il marito Daljit Singh, suo fratello Kamaljeet e l'amico, identificato con il nome di Gaurav, sono stati iscritti sul registro degli imputati: i tre dovranno rispondere per frode e violenza.


In India la pratica della dote è stata messa al bando con una legge nel 1961, ma la tradizione indiana resiste ed è dura a morire, generando episodi di violenza e vessazioni sulla donna e sulla sua famiglia. Secondo la tradizione, la famiglia della moglie è tenuta a versare a quella del marito una somma per la chiusura del contratto matrimoniale. Con le nozze la donna si trasferisce nella casa della famiglia del marito che, da quel momento, penserà al suo sostentamento. Tutto ciò dovrebbe essere vietato dal 1961, ma in India gli episodi di maltrattamenti nei confronti delle donne e i ricatti alle loro famiglie sono ancora all'ordine del giorno.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero