I “miracle baby”, i due neonati siamesi che condividevano un solo corpo, non ce l'hanno fatta: a 30 ore dalla nascita l'unico cuoricino che li manteneva in...
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Anita Tiwari, 28 anni, di Kanpur, nell'Uttar Pradesh, nel nord dell'India, e suo marito Satish Kumar, 35, attendevano l'arrivo del loro bambino da tanto tempo: dopo due femmine volevano un figlio maschio. Un sogno che si è infranto sabato mattina quando Anita è stata portata al New Maa Saroj Nursing Home di Kanpur, per poi essere trasportata allo Star Hospital dove è stata operata. Purtroppo la felicità della coppia si è spenta di fronte alla realtà: Anita aveva dato alla luce due gemelli siamesi che condividevano il corpo, i reni, il cuore ma avevano due teste.
Fin da subito i medici hanno capito che per i piccoli non ci sarebbe stata possibilità di sopravvivere: un cuore fragile e una capacità polmonare insufficiente avrebbero potuto stroncarli in qualsiasi momento. «Pensavo che il mio bambino sarebbe stato come gli altri, sarei stata felice se fosse stato bene, ma questa è una situazione tragica - ha detto la mamma - E' un momento di grande difficoltà». La notizia della nascita dei piccoli ha fatto velocemente il giro della cittadina e le persone hanno iniziato a raccogliersi davanti all'ospedale per celebrare quelli che sono stati ribattezzati i “miracle baby”.
Ma ben presto le condizioni dei bambini si sono aggravate. «All'inizio le condizioni erano stazionarie – ha detto Rajeev Tiwari, il direttore della New Maa Saroj Nursing Home - Ma, con il passare delle ore, la situazione è peggiorata e sono iniziati i problemi respiratori». Il cuore che teneva in vita i bambini è collassato 30 ore dopo la nascita, spegnendo quel piccolo barlume di speranza che accendeva Anita e il marito, pronti a crescere i figli nel miglior modo possibile. «Siamo sotto choc – ha detto Satish – È stato il risultato della cattiva sorte. Noi possiamo solo maledire le stelle. Gli dei devono essere arrabbiati con noi e ci hanno punito». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero