Continua incessante il lavoro di rimozione delle macerie del palazzo crollato ieri mattina nel quartiere di Bhandi Bazaar a Mumbai, nell'India centrale, con il nuovo bilancio...
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Il crollo, nell’area del Bhendi Bazaar, è avvenuto alle 8.45 di giovedì mattina, quando la maggior parte delle famiglie che vi abitavano erano a casa: ancora da accertare le cause del crollo, ma il palazzo, che aveva circa un secolo, potrebbe essere collassato a causa dell'alluvione che per il secondo giorno sta sferzando la città. Le operazioni di recupero sono rese complicate non solo dal tempo che ha paralizzato Mumbai, ma dalla posizione del palazzo, ubicato in un groviglio di viuzze strette e anguste che hanno reso difficile l'ingresso degli escavatori: dodici veicoli dei vigili del fuoco, ambulanze e una squadra della National Disaster Response Force stanno lavorando per raggiungere le persone sepolte. Intanto la tv India Today sostiene che la tragedia avrebbe potuto avere proporzioni molto più gravi perché al primo piano del palazzo c'era un asilo nido che inizia ad operare con decine di bambini alle 10.30 locali.
L'Asia devastata dai monsoni. E mentre gli occhi del mondo sono puntati sul disastro lasciato dal passaggio dell'uragano Harvey in Texas, sono, come sottolinea The Guardian, già 1.200 i morti tra India, Bangladesh e Nepal dove si sta registrando una stagione dei monsoni tra le più devastanti degli ultimi tempi: sono almeno 40 milioni le persone colpite dalla devastazione di interi villaggi e città. A Nuova Delhi sei persone, tra cui due bimbi, sono morti. L'alluvione ha ucciso 514 persone nello Stato del Bihar, in India, dove 1,7 milioni di abitanti sono alluvionati. Nell'Uttar Pradesh, dove tremila villaggi sono sommersi dalle acque, le vittime, fino a giovedì, erano 109, mentre gli alluvionati sono oltre 2,5 milioni. In Nepal le frane hanno ucciso almeno centocinquanta persone. Una situazione disastrosa che, nei tre Paesi colpiti, ha costretto alla chiusura 18mila scuole: secondo i dati di Save The Children, due milioni di bambini e adolescenti sono costretti a restare a casa. Per quelli che una casa ancora ce l'hanno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero