Potrebbe essere la trama di un film di Bollywood, con drammi e colpi di scena in piena regola cinematografica. E invece no: la storia è vera, anche se sembra uscire dalla...
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Perchè, come riporta Times of India, qualche giorno fa lei Vilasa, la mamma creduta ormai persa per sempre, ha bussato alla loro porta. Non era più la 42enne che le aveva lasciate, ma una donna anziana 82enne che era lì di fronte ai loro sguardi attoniti, a raccontare quel che le era accaduto. Tutti pensavano fosse morta dopo esser stata morsa da un serpente in mezzo all'erba mentre cercava del foraggio per gli animali. Come faceva ogni giorno. Era stata portata da un guaritore che però non era riuscita a salvarla. Almeno così tutti pensavano, tanto da avvolgere il suo corpo apparentemente senza vita in un telo e affidarlo a una zattera per l'ultimo viaggio lungo il Gange. Un rituale previsto in caso di morti per avvelenamento perchè secondo la tradizione indù (che generalmente pratica la cremazione) le acque del fiume sacro possono lavare via il veleno e ridare la vita alla vittima. Cosa che in effetti è successa veramente.
La donna infatti è stata trovata in acqua ancora viva da un gruppo di pescatori. Che l'ha affidata alle cure di alcuni sacerdoti. Cure che l'hanno portata alla guarigione ma non le hanno fatto recuperare la memoria. Così per 40 anni è rimasta a vivere in un tempio in un villaggio poco lontano dalla sua casa ma senza nessun ricordo della sua vita passata. Poi un mese fa il puzzle dell'esistenza perduta ha ricominciato a ricomporsi. Ha ritrovato una persona che aveva partecipato al funerale della rediviva. E poi via via, i ricordi si son fatti strada. Fino a condurla davanti a quell'uscio. Di fronte alle figliole, Ram Kumari e Munni, che hanno riconosciuto immediatamente la loro mamma da una voglia sulla sua pelle. Ma anche e soprattutto per la loro "voglia" di riaverla con sè. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero