Siracusa, barbecue nel cimitero accanto alle tombe: 4 denunciati per violazione di sepolcro

Siracusa, barbecue nel cimitero accanto alle tombe: 4 denunciati per violazione di sepolcro
A volte, a dire tutto basta una foto. Sicuramente questa è una di quelle volte: nell’immagine, che su Internet e in particolare sui social network in queste ore sta...

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A volte, a dire tutto basta una foto. Sicuramente questa è una di quelle volte: nell’immagine, che su Internet e in particolare sui social network in queste ore sta facendo il giro d’Italia, si vedono alcuni uomini seduti a tavola all’aria aperta e un altro del gruppo intento a fare una bella grigliata, con tanto di colonna di fumo che arriva dal barbecue. Dietro, però, si notano distintamente i loculi di un cimitero.

 
Il 28 novembre scorso a quattro incensurati di 27, 48, 53 e 61 anni, le cui generalità non sono state diffuse, non si sa bene perché è venuto in mente di scegliere il cimitero di Città Giardino – frazione di Melilli, nel Siracusano – per la loro grigliata. Un gesto sacrilego apparentemente inspiegabile, ma in seguito al quale sono scattate quattro denunce a piede libero da parte dei carabinieri della stazione di Priolo Gargallo nei confronti degli artefici, che non si sarebbero avvalsi di alcuna complicità nei ranghi del Comune di Melilli e insomma dei custodi del cimitero: anzi, avrebbero approfittato dell’assenza della responsabile comunale per la pausa pranzo per mettere in atto quello che forse era un disegno premeditato. Il custode della struttura – aperta da dieci anni e gestita in convenzione con l’Ente locale, ma di proprietà privata – era invece in malattia.
 
I quattro siracusani dovranno rispondere di violazione di sepolcro (art. 407 del Codice penale). Al di là dell’eventuale responsabilità penale, però, ormai è inarrestabile la curiosità di conoscere le ragioni di quest’azione.
Un filo di logica potrebbe sussistere, perché tutt’e quattro sono risultati operai alle dipendenze della ditta che proprio al cimitero di Melilli si occupa della manutenzione ordinaria e delle incisioni sulle lapidi. Ma per spuntino sul luogo di lavoro s’intende ben altro; impossibile giustificare così l’allestimento di un pic-nic in mezzo alle tombe e senza autorizzazioni d’alcun tipo.
 

Infatti, qualcuno ipotizza che il quartetto possa essersi preparato la merenda in questo modo plateale non per violare il sentimento di pietà verso i defunti, ma forse per immortalare il proprio gesto e diffonderne foto e video sulla Rete, come fin troppo spesso accade anche riguardo a episodi di cui non si dovrebbe poi essere molto orgogliosi: potrebbe insomma essere stata una plateale messinscena per raccogliere i più macabri “like”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero