Forza Nuova, tra gli affari anche un Gauguin rubato

Forza Nuova, tra gli affari anche un Gauguin rubato
Dalle manifestazioni fasciste alle aste di opere d'arte. Dai raid contro gli stranieri alla mediazione per piazzare sul mercato un dipinto di Paul Gauguin. Non ci sono solo...

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Dalle manifestazioni fasciste alle aste di opere d'arte. Dai raid contro gli stranieri alla mediazione per piazzare sul mercato un dipinto di Paul Gauguin. Non ci sono solo gli affari milionari legati alle società, ai conti correnti esteri e alle cooperative sociali, a far crescere il conto in banca dei leader di Forza Nuova. Nell'informativa conclusiva dei carabinieri del Ros, agli atti del fascicolo del pm Sergio Colaiocco sui traffici illeciti e sulle spedizioni razziste riconducibili alla formazione neofascista, ci sono anche le trattative per vendere in America la tela Fruits sur une table ou nature morte au petit chien del pittore francese. Il leader di An, Roberto Fiore, insieme a Giovanni Maria Camillacci, uno dei vertici della sede romana di via Amulio, e Luca Mancinotti, hanno fatto attività di «mediazione nel tentativo di vendita del quadro». Per i Ros è una conferma della «molteplicità delle opportunità di business» che permette al partito di arricchirsi. Per gli inquirenti, infatti, la formazione neofascista ha canali di finanziamento ampissimi e, forse, non tutti legali.


L'opera ha alle spalle una storia che sembra un film. Rubata a Londra nei primissimi anni 70, era spuntata nel 1974 a Torino insieme a un dipinto trafugato di Pierre Bonnard. Le due tele erano finite nell'ufficio Oggetti smarriti della stazione ed erano state comprate all'asta per 45mila lire da un operaio Fiat. Nel 2012 era poi emerso che il dipinto era autentico.

LE INTERCETTAZIONI

È l'ottobre 2014 quando Fiore e Camillacci tentano di piazzare la tela. Il secondo dice che è stata fatta un'offerta da 5 milioni e aggiunge che «si dovrebbe convincere la famiglia». Fiore è d'accordo, dice che si deve considerare l'origine del quadro e il fatto che manchi ancora «un'autorizzazione». Sembra poi esserci un problema con i venditori: il proprietario non è d'accordo sul prezzo, vorrebbe cedere la tela al Bahrain National Museum, «ha letto su internet che allestisce le sale, vuole fare una campagna acquisti - sostiene Mancinotti - ma se fosse stato interessato ci avrebbe contattato come ci hanno contattato sti grandi personaggi, perché il pezzo non è da museo, il pezzo è una m... è tagliato al centro, è tagliato ai lati, è senza telaio, è sporco, è un opera Bretone, è rubato, cioè più de questo che vogliamo aggiungere?».

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Il Messaggero