In Svezia assalto ai migranti Nell'Egeo altra strage di bimbi

In Svezia assalto ai migranti Nell'Egeo altra strage di bimbi
ROMA Nel giorno in cui il premier Matteo Renzi difende Schengen contro i nuovi egoismi dell'Europa, scaturiti in buona parte da quel milione e più di immigrati che...

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ROMA Nel giorno in cui il premier Matteo Renzi difende Schengen contro i nuovi egoismi dell'Europa, scaturiti in buona parte da quel milione e più di immigrati che è arrivata nell'Unione europea nel 2015, la giornata di ieri ha fatto registrare nuove morti ed episodi di intolleranza. Nel Mar Egeo ci sono state 39 vittime (di cui cinque bambini) per il naufragio di un'imbarcazione partita dalla Turchia per la Grecia. A Stoccolma invece, tra 50 e 100 persone mascherate, hanno scatenato una caccia all'immigrato nelle strade e nelle piazze maggiormente frequentate dagli stranieri e hanno distribuito volantini che promettevano punizioni per «i bambini di strada nord-africani».


Almeno 39 migranti provenienti dalla Siria, dall'Afghanistan e dal Myanmar hanno perso la vita nelle acque turche di Ayvacik, per il naufragio di un'imbarcazione che era partita dalla provincia turca di Canakkale diretta all'isola greca di Lesbo. A riferirlo all'agenzia di stampa Anadolu, è stata la guardia costiera turca che ha condotto le operazioni di salvataggio per altri 75 immigrati mentre il vicegovernatore di Canakkale, Saim Eskioglu ha spiegato che la barca dell'ennesima tragedia «ha colpito le rocce poco dopo essere salpato e purtroppo è affondato. Crediamo che ci siano altri corpi intrappolati nella barca». Ma questa è soltanto l'ultima tragedia che si registra nel tratto di mare che divide la Turchia dalla Grecia. Soltanto giovedì altre 24 persone (di cui 10 bambini) sono annegate davanti alla località greca di Samos dopo che il barcone si era capovolto. In questo tratto di mare (su richiesta di Frontex) è impegnata anche la Guardia Costiera italiana.

IL RAID

Se nell'Egeo si è registrata l'ennesima tragedia dovuta alla disperazione e alle condizioni atmosferiche, in Svezia, uno dei punti di arrivo degli immigranti che entrano in Europa, se ne è sfiorata un'altra, frutto dell'intolleranza. Nella notte tra venerdì e sabato da 50 a 100 persone mascherate e che si sospetta siano vicine agli ambient neonazisti hanno scatenato una caccia allo straniero per le principali strade e piazze frequentate dagli immigrati. Il progetto che era trapelato su alcuni siti neonazisti locali non si è trasformato in tragedia solo perché la polizia lo ha rintracciato e si è schierata in assetto antisommossa disperdendo i vari gruppi ed arrestando quattro persone che distribuivano volantini: «I bambini di strada nord-africani riceveranno la punizione che meritano». Un aspetto che fa collegare l'episodio all'omicidio avvenuto lunedì scorso della volontaria Alexandra Mezher, da parte di un rifugiato somalo di 15 anni ospite di una casa per profughi minorenni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero