Ue, bene la proposta italiana, ma Berlino la boccia

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«La Commissione Ue dà un grande benvenuto» al 'migration compact' proposto dall'Italia e il «presidente Juncker è molto contento che...

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«La Commissione Ue dà un grande benvenuto» al 'migration compact' proposto dall'Italia e il «presidente Juncker è molto contento che l'approccio europeo trovi forte sostegno» da parte dell'Italia e di Matteo Renzi. Così il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas. «Lavoreremo a stretto contatto con Matteo Renzi per continuare a spingere per avere più Europa».


«Come l'Italia la Commissione Ue è convinta che solo un approccio europeo più forte, che copra sia la dimensione interna che esterna delle politiche Ue, ci possa aiutare a gestire i flussi dei migranti in modo ordinato, in uno spirito di accresciuta solidarietà e per tornare ad un sistema Schengen pienamente funzionante», afferma Schinas. «L'Ue - aggiunge il portavoce - deve gestire assieme le proprie frontiere esterne, provvedere alla protezione dei profughi, offrire vie legali a quelli che vengono in Europa, e mantenere i confini interni aperti: questa è l'agenda della Commissione Juncker e siamo contenti di vedere che è anche l'agenda del governo italiano». «Il presidente Juncker ed il suo team lavoreranno a contatto molto stretto col primo ministro Renzi ed il suo esecutivo per continuare a spingere per più soluzioni europee, più ambizione ed un'attuazione più veloce di tutti gli aspetti dell'Agenda europea sull'immigrazione», conclude.


Ecco il "Migration compact" e la lettera del Premier Matteo Renzi inviata ai presidenti di Commissione e Consiglio Ue, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk.

Il governo tedesco ritiene che «non ci sia alcuna base per un finanziamento comune dei debiti per coprire le spese dei Paesi membri» per affrontare la crisi migratoria. È quanto ha detto il portavoce dell'esecutivo tedesco, Stefen Seibert, rispondendo ad una domanda sulla proposta italiana di Eurobond per l'Africa contenuta nel 'migration compact' presentato venerdì. In ogni caso, ha sottolineato Seibert, «valuteremo in modo approfondito» le proposte del premier Mattae Renzi, «è importante che pensiamo anche ad altre misure».

Intanto, anche se tra le dichiarazioni del governo austriaco e quello che poi accade sul terreno c'è «uno scarto», il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni conserva «la speranza» di poter collaborare con Vienna e di evitare così la costruzione di «un muro» al passo del Brennero. «Abbiamo parlato spesso con i nostri colleghi austriaci - dice il responsabile della Farnesina, arrivando a Lussemburgo per il Consiglio Affari Esteri - c'è uno scarto tra le dichiarazioni e quello che si sviluppa sul terreno. Io non perdo la speranza che, al di là di gesti simbolici e dichiarazioni, si possa collaborare». «Sappiamo tutti - conclude Gentiloni - che l'innalzamento di un muro in quel posto, al Brennero, avrebbe effetti economici e simbolici per l'Europa molto gravi. Credo che si possa lavorare per mettere la cosa nel binario giusto, quello della collaborazione e non dell'innalzamento di muri particolari».


«È un motivo in più, per noi, per dire che in questo momento l'Europa non deve innalzare muri ma deve moltiplicare i propri sforzi in direzione dell'Africa - sottolinea il ministro degli esteri - Oggi cominceremmo a discutere il 'migration compact' che l'Italia ha proposto alla Ue. L'idea è quella di moltiplicare gli impegni e gli investimenti nei paesi africani e, in cambio, coinvolgere i paesi africani in un'attività per ridurre i flussi migratori, controllare maggiormente le attività dei trafficanti. Anche alla luce di queste notizie tragiche, dall'incontro dei ministri degli esteri europei deve venire un impegno più forte e straordinario nei confronti delle migrazioni».
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Il Messaggero