«Se ci fosse l'alleanza tra Pd e Berlusconi, chiederei agli iscritti cosa ne pensano, attraverso un referendum». Un'intesa del genere sarebbe «uno...
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«Se non si modifica il Consultellum, vedo il rischio di un'alleanza Pd-Fi. Dobbiamo fare di tutto per scongiurare questo scenario, senza una prospettiva politica delle riforme. Non sarà alla Direzione del Pd, perchè lo stesso giorno c'è il vertice europei dei ministri della Giustizia, ma noi ci faremo sentire, perchè rilanceremo la nostra linea, partendo da una legge elettorale con premio di coalizione, non rassegnandoci al proporzionale», e dalla necessità di costruire una coalizione anche con le forze che si guardano con diffidenza».
«Non mi pronuncio sulle attività delle Corti quando sono in atto, quindi non faccio nessuna previsione». Orlando, replica così quando gli chiedono cosa ne pensa del futuro di Silvio Berlusconi in caso di verdetto positivo della Corte Ue dei diritti dell'uomo. Indipendentemente dalla pronuncia della Corte, secondo Orlando, il Cav può fare campagna elettorale per le politiche, perchè «non c'è nessuna preclusione, a meno che non ci siano misure ostative».
«Il contributo di Prodi è sempre assolutamente importante e mi auguro che non venga meno in questa fase. Spero che non ci siano tende che si spostano... Prodi, non solo può fare il Vinavil, ma può dare anche una mano sui contenuti, come l'Europa».
«Auspico un'iniziativa comune da parte di tutte le forze politiche perché l'Europa affronti il problema migranti. L'Italia dovrebbe dare una dimostrazione di unità».
«Non sono d'accordo, ci sono delle cose molto importanti» in questa normativa. Discuteremo nei prossimi giorni. Credo che Cantone si riferisse a un punto specifico che, tra l'altro, è stato modificato». Così Orlando replica così al presidente Anac Raffaele Cantone sul codice antimafia.
«Alla direzione di luglio, ci faremo sentire, non ci rassegneremo all'idea del proporzionale e spingeremo per costruire la coalizione. È un passaggio inevitabile se vogliamo ricomporre il popolo».
«Non vedo contrapposizione tra le parole d'ordine delle due manifestazioni di Roma e Milano. Se guardiamo ai contenuti, penso alle parole di Martina che riprendono il filo di quelle di Pisapia, credo ci siano le condizioni per ricomporre il centrosinistra. A patto di mettere da parte e superare i personalismi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero