Ikea, ingresso all'area giochi negato al bimbo autistico: i genitori chiedono i danni

Ikea, ingresso all'area giochi negato al bimbo autistico: i genitori chiedono i danni
La possibilità di giocare nell'area giochi negata a un bambino autistico di cinque anni perché si sarebbe potuto togliere i calzini antiscivolo. A denunciare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La possibilità di giocare nell'area giochi negata a un bambino autistico di cinque anni perché si sarebbe potuto togliere i calzini antiscivolo. A denunciare «la discriminazione subita», domenica scorsa all'Ikea di Padova, è il papà del piccolo pronto ora, insieme alla sua famiglia, a intraprendere le vie legali e a chiedere «i danni morali in sede civile». L'accaduto è avvenuto all'ingresso dell'area Smaland dell'Ikea di Padova, dedicata ai bambini. «Abbiamo fatto la coda insieme ai nostri figli, il grande di otto anni e il piccolo di cinque anni - racconta Andrea Rizzo, papà del bambino - Quando è arrivato il nostro turno la signorina al controllo ha verificato che i bambini portassero i calzini antiscivolo. Io le ho detto che però c'era la possibilità che il piccolo, autistico, se li togliesse e lei ci ha risposto: "Allora non può entrare"». Andrea ha provato a mostrare la documentazione relativa alla malattia del bambino: «Lei non ha voluto vederla - spiega - Abbiamo chiesto di parlare con un superiore. Ma niente, non ci hanno fatto entrare e quando siamo andati via la signorina ha strappato i documenti dicendo che le avevamo fatto solo perdere tempo».  


I bambini sono scoppiati a piangere e la scena, racconta Andrea, è avvenuta davanti a tante altre famiglie, a loro volta allibite e amareggiate: «Alcune mamme - sottolinea - sono andate da mia moglie dicendo che non avevano parole». Resta l'amarezza dei genitori: «Abbiamo già tutte le difficoltà del caso per una malattia poco conosciuta, ma se anche per andare al parco giochi bisogna prendere le vie legali....», dice Andrea aggiungendo che «la cosa era risolvibilissima, come già accaduto in altre occasioni simili. Potevano farci firmare un'assunzione di responsabilità». Ora il papà del piccolo è pronto ad andare a fondo e a chiedere, con l'assistenza legale di una onlus, «danni morali in sede civile». Dal canto suo Ikea si dice «un'azienda da sempre contraria alle discriminazioni, ma anzi aperta a tutte le famiglie». «Tutte le aree Ikea dedicate ai bambini, compreso lo Småland, sono soggette a norme per garantire sicurezza dei più piccoli - precisa l'azienda - In particolare, vige la regola di indossare le calze antiscivolo sia per limitare la possibilità di scivolare, tagliarsi e farsi male, sia per tutelare i bambini a livello igienico».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero