Nuovi scontri a Hong Kong tra la polizia ed i manifestanti pro-democrazia, che tentavano di occupare un tunnel e una grande strada nell'ex protettorato britannico. Decine di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quando la polizia si è ritirata, sono state poste barriere metalliche all'interno del tunnel, bloccando il traffico nella grande strada che taglia la città da est a ovest, nei pressi degli edifici governativi, e che non era mai stata occupata in precedenza. «Abbiamo deciso di occupare questa strada come rappresaglia al governo, che rifiuta di parlare con noi», ha spiegato uno dei giovani della protesta, Jeff Wong, aggiungendo che «l'occupazione continuerà finchè non otterremo un vero dialogo». Lo smantellamento è iniziato ad Admiralty, il quartiere dei ministeri; i giovani non si aspettavano l'azione della polizia.
Il blitz La polizia ieri ha iniziato a rimuovere le barricate erette dai manifestanti pro democrazia da più di quindici giorni. I poliziotti sono intervenuti senza indossare la tenuta antisommossa. Secondo le riprese televisive, la rimozione delle barricate è avvenuta nei quartieri di Admiralty e Mongkok, i principali siti della protesta pro democrazia. I manifestanti, guidati soprattutto da movimenti studenteschi, chiedono a Pechino la garanzia di una democrazia totale per l'antica colonia britannica.
Scontri con uomini mascherati. I giornalisti presenti dicono che i manifestanti hanno dovuto affrontare decine di uomini mascherati sul principale sito della protesta mentre la polizia cercava di frapporsi ai due schieramenti. Gli scontri si sono prodotti quando gli uomini hanno tentato di smantellare le barricate dei manifestanti che gridavano «arrestate le triadi», con riferimento alle organizzazioni mafiose cinesi.
«Questioni di viabilità» La polizia di Hong Kong ha affermato in un comunicato che il suo intervento di stamattina è volto a consentire un traffico regolare e non che non ha l'obiettivo di rimuovere i manifestanti pro-democrazia. L'intervento degli agenti viene dopo che ieri il capo del governo o «chief executive» Leung Chun-ying aveva respinto per l'ennesima volta la richiesta di dimissioni e aveva sostenuto che il movimento di protesta «non ha alcuna possibilità» di raggiungere i suoi obiettivi.
La protesta Dal 28 settembre migliaia di cittadini dell'ex-colonia britannica hanno occupato alcune delle principali strade per chiedere che venga instaurato un sistema politico «realmente» democratico. Negli ultimi giorni il numero dei manifestanti è nettamente diminuito e oggi nelle strade rimangono poche decine di persone. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero