«Eravamo una quindicina e stavamo uscendo quando abbiamo assistito all'attentato da dieci metri. Abbiamo sentito un botto: era il suv che si era schiantato contro il...
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«Il poliziotto, che era disarmato, è saltato addosso all'aggressore. Poi è caduto a terra. Poi non l'ho più guardato perché ho visto che l'uomo con i coltelli veniva verso di noi. È stata una scena terrificante. Io, i miei cinque compagni e i nostri quattro tecnici siamo sotto choc, ma stiamo bene». In tarda serata, dopo la paura, Vianello e la delegazione erano ancora dentro Westminster: «Siamo dentro il Parlamento da sei ore perché devono sentire la nostra testimonianza, ma ci stanno lasciando fermi senza alcuna indicazione e senza cibo. Sta diventando una resistenza stare qui dentro. Qui ci saranno un centinaio di persone, tra cui bambini e anziani. Ci hanno spostato in un'altra sala, ma non ci dicono nulla, solo che ci devono sentire».
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Il Messaggero