Gran Bretagna pronta a costruire muro anti-migranti sull'autostrada per Calais

Gran Bretagna pronta a costruire muro anti-migranti sull'autostrada per Calais
La Gran Bretagna è pronta a finanziare la costruzione, che dovrebbe iniziare «molto presto», di un muro lungo l'autostrada che arriva al...

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La Gran Bretagna è pronta a finanziare la costruzione, che dovrebbe iniziare «molto presto», di un muro lungo l'autostrada che arriva al porto francese di Calais per fermare i migranti che cercano di salire a bordo dei camion diretti in Inghilterra. Ne dà notizia la Bbc, che cita il sottosegretario per l'immigrazione Robert Goodwill.


Intanto camionisti, lavoratori del porto, piccoli imprenditori e semplici cittadini di Calais e dintorni alzano la voce sul problema migranti, chiedono più sicurezza sulle strade e una rapida demolizione della "giungla", il grande accampamento ai margini della città in cui si ammassano ormai oltre 10 mila profughi. Il sindacato
degli autotrasportatori, supportato da alcuni collettivi locali e da organizzazioni dei lavoratori portuali, i sindacati agricoli, l'associazione delle imprese e dei commercianti dell'area di Calais e il sindacato di polizia Scp chiedono lo sgombero in tempi rapidi dell'accampamento e «misure d'urgenza perché si possa guidare in sicurezza sulla A16», l'autostrada che porta all'imbocco del tunnel sotto la Manica.

Lungo l'autostrada sempre più migranti si nascondono in attesa di un'occasione per saltare su un camion e provare ad arrivare il più lontano possibile, magari fino all'agognata Gran Bretagna. La questione migranti, però, va ben al di là dei soli problemi di sicurezza. La presenza dell'immenso accampamento, e l'immagine della città di Calais veicolata in questi mesi dai media internazionali, stanno costando caro all'economia locale.

Secondo l'osservatorio attivato dalla Camera di commercio, la perdita di giro d'affari nel commercio al dettaglio è stata tra il 20 e il 30% nei primi cinque mesi dell'anno, e per la ristorazione ha sfiorato quota 40%. «Il governo deve dichiarare l'area in stato di catastrofe economica!», recitava senza mezzi termini uno striscione sventolato nei giorni scorsi durante una manifestazione.




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Il Messaggero