Dopo 65 anni trascorsi insieme non avrebbero più potuto vivere l'uno senza l'altra. Così, quando lui è morto, lei lo ha seguito a poche ore di...
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Quando John, ormai 84enne e malato di linfoma, è morto l'11 dicembre scorso, Peggy, 83 anni, è rimasta devastata. Ha passato le sue ultime ore a organizzare il funerale del marito, ma poi è crollata. Nonostante fosse ancora in buone condizioni di salute, il suo cuore ha detto basta: John non c'era più, il suo mondo era finito. «Credo che sia morta di crepacuore - ha detto la figlia della coppia, Julia Waller, 59 anni - Non poteva vivere senza mio padre: erano stati insieme per più di 65 anni. Hanno avuto un matrimonio felice, fonte di ispirazione per tante persone. La morte di papà è stato uno choc per tutti noi, ma non abbiamo mai pensato che la mamma lo avrebbe seguito: rispetto alla sua età era in buone condizioni».
John e Peggy, dinamici e inseparabili, amanti delle vacanze in Gran Bretagna come all'estero, avevano tre figli e sette nipoti. Per lui un appuntamento fisso: andare al pub una volta a settimana con il figlio Richard per giocare a freccette. Per tutti e due gli appuntamenti con i nipotini che portavano spesso fuori, soprattutto da quando erano andati in pensione, lui nel 1988 e lei nel 1991. John, dopo aver frequentato le scuole dove eccelleva sia negli sport che negli studi, aveva fatto carriera nel campo dell'aeronautica lavorando all'inizio per la de Havilland e poi, per 38 anni, per British Aerospace, fino a diventare Chief aircraft performance engineer. «Papà era un uomo molto intelligente - racconta la figlia Julia - Poteva riparare qualsiasi cosa: se c'era qualcosa di rotto, bastava portargliela e lui la rimetteva a posto. Amava il suo lavoro e tutto ciò che riguardasse gli aerei, ci portava spessissimo agli airshow e fino all'ultimo si è sempre tenuto aggiornato sulle novità aeronautiche».
Peggy, che ha lavorato nel corso degli anni presso varie aziende nello Hertfordshire per poi entrare anche lei alla British Aerospace, la stessa società del marito, come stenodattilografa. «La cosa che amava di più era comunque la famiglia - dice la figlia Julia - Aveva fondamentalmente l'animo di una casalinga. Amava seminare, lavorare a maglia, fare cose per la casa, il suo mondo ruotava tutto intorno alle persone a cui teneva: non c'era nulla che la rendesse più felice che avere una grande famiglia e stare tutti insieme». Ma nel momento in cui John è andato via la luce si è spenta: e Peggy è volata subito da lui. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero