Giustizia, nuove assunzioni e risorse per l'amministrazione

Giustizia, nuove assunzioni e risorse per l'amministrazione
Saranno da domani all'esame dell'Aula del Senato, nella legge di Bilancio 2018, diverse norme che riguardano la Giustizia. Aumentano le assunzioni con ulteriori 1.400...

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Saranno da domani all'esame dell'Aula del Senato, nella legge di Bilancio 2018, diverse norme che riguardano la Giustizia. Aumentano le assunzioni con ulteriori 1.400 unità da inquadrare nell'amministrazione giudiziaria. Si

prevede un reclutamento straordinario di agenti di polizia penitenziaria per un massimo di 861 unità nel quinquennio 2018/2022. Potranno essere assunti i magistrati ordinari vincitori del concorso per 350 posti le cui procedure si concluderanno nel 2017, con immissione in servizio entro il primo semestre 2018. È prevista la nomina straordinaria di magistrati ausiliari da assegnare alla Cassazione per la definizione dell'arretrato tributario.

Le risorse riscosse nell'ambito delle procedure concorsuali e di esecuzione forzata immobiliare, nonché di alcuni procedimenti civili, confluiranno in apposite gestioni separate del Fondo unico giustizia: le somme sono calcolate fra 10 e 15 miliardi di euro; produrranno rendimenti per circa 100 milioni di euro e garantiranno a favore del bilancio dello Stato circa 50 milioni di euro, di cui la metà da assegnare al bilancio del Ministero della Giustizia.

Nel bilancio del Ministero della Giustizia per l'anno 2018 sarà istituito un fondo da 20 milioni destinato a finanziare interventi urgenti per la funzionalità degli uffici giudiziari, con particolare riferimento alle aree colpite da eventi sismici, nonché al sostegno delle attività amministrative del consiglio direttivo della Cassazione e dei consigli giudiziari. Sarà poi istituito un fondo per l'attuazione della riforma del processo penale e dell'ordinamento penitenziario, pari a 10 milioni di euro per il 2018, a 20 per il 2019 e a 30 milioni per il 2020.


Con l'equo compenso degli avvocati sarà regolata l'equità del compenso per le prestazioni professionali nei confronti di imprese bancarie, assicuratrici, nonché grandi imprese; e saranno individuate clausole vessatorie, inclusa quella relativa alla determinazione di un compenso non equo, inserite nelle convenzioni predisposte dai cosiddetti «clienti forti». Previsti accantonamenti in favore del Ministero per più di 41 milioni di euro come fondo speciale di parte corrente e di 42 milioni di euro come fondo speciale di conto capitale.
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Il Messaggero