Figlia uccide la mamma a coltellate e la mette dentro un sacco della spazzatura a Venezia

Figlia uccide la mamma a coltellate e la mette dentro un sacco della spazzatura a Venezia
Distesa sul letto in sottoveste, la bocca tappata e il corpo ricoperto da sacchetti neri dell'immondizia. Sono queste le...

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Distesa sul letto in sottoveste, la bocca tappata e il corpo ricoperto da sacchetti neri dell'immondizia.


Sono queste le condizioni in cui è stato ritrovato il corpo di Giuseppina Baiano. La donna, 80 anni, è stata uccisa a coltellate nella propria abitazione di via Frusta 149 a Salzano dalla figlia, la 52enne Cristiana Corbetto, ha confessato. L'omicidio sarebbe avvenuto la sera del 3 gennaio. L'indagata avrebbe problemi psichici. Del fatto è stata informata l'autorità giudiziaria lagunare. L'allarme lanciato da un amico, che preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con le donne, ha chiamato i carabinieri.



Quando sono giunti nell'abitazione, i militari hanno trovato Cristiana Corbetto, che si comportava in maniera equivoca e non lineare, tale da destare sospetti. Gli investigatori, non curanti delle vaghe risposte ricevute dalla 52enne, hanno deciso di fare un sopralluogo di tutte le stanze della casa, scoprendo in una camera da letto chiusa a chiave, il corpo di Giuseppina Baiano riposto all'interno di un sacco nero e coperto con una trapunta. Gli accertamenti e i riscontri svolti mediante rilievi tecnico-scientifici eseguiti dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Venezia, hanno consentito di delineare con chiarezza la responsabilità della figlia della vittima, recuperando sul posto e sottoponendo a sequestro anche la presumibile arma del delitto, un coltello da cucina che la donna aveva successivamente lavato, nonchè i vestiti ancora sporchi di sangue della vittima, rimossi dal cadavere e occultati all'interno della casa. Corbetto, è stata così sottoposta a fermo per l'omicidio della madre avvenuto in circostanze tuttora al vaglio degli inquirenti. La donna, durante un interrogatorio avvenuto alla presenza del pm lagunare Masiello, ha confessato l'omicidio, ammettendo le proprie responsabilità, senza fornire però ulteriori elementi a motivazione dell'insano gesto.
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Il Messaggero