Nel campo lavorativo «il rapporto di fiducia è un tema sempre più essenziale»: si creano più opportunità «a giocare a calcetto che a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Poletti ha precisato in un secondo momento di essere stato mal interpretato. «Voglio chiarire che non ho mai sminuito il valore del curriculum e della sua utilità. Ho sottolineato l'importanza di un rapporto di fiducia che può nascere e svilupparsi anche al di fuori del contesto scolastico. E quindi dell'utilità delle esperienze che si fanno anche fuori dalla scuola», ha spiegato. «Vedo - ha aggiunto - che si stanno strumentalizzando alcune frasi che ho pronunciato in occasione di un incontro con gli studenti per parlare di alternanza scuola-lavoro e che gli studenti hanno compreso e condiviso nel loro significato».
Il ministro non è nuovo a uscite di questo genere: l'anno scorso scatenò una bufera dopo la gaffe sulla fuga di cervelli. «Centomila giovani all'estero? In alcuni casi è un bene non averli più tra i piedi», aveva detto Poletti, che si era poi scusato sostenendo di essere stato male interpretato.
Pronta la replica di M5S e Pd. «Dal ministro Poletti arriva l'ennesimo intervento a gamba tesa e, è il caso di dirlo, un calcio in faccia ai molti giovani disoccupati. Ormai non ci sono più commenti sulla sua scarsa sensibilità. È da cartellino rosso», dicono i deputati Cinquestelle della commissione Lavoro. «Il rapporto di fiducia è sicuramente un tema essenziale, ma ci sembra singolare che un ministro dica che ci siano più opportunità lavorative a giocare a calcetto che a mandare curricula». Così Antonio Misiani, deputato del Pd e sostenitore della Mozione Orlando.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero