Nell’ingranaggio dell’imponente ricambio generazionale della magistratura deciso dal governo Renzi, un’imprevista zeppa rischia di far saltare (o nella migliore delle...
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Cicala, 74 anni, con le vecchie norme, sarebbe andato in pensione a settembre del 2016 anziché il prossimo gennaio. Pochi mesi di differenza, nel suo caso. Ma anche per un solo giorno, di fatto, un’intera generazione di giudici e pm passeranno la mano. Nell’ultima infornata di 84 ”forzati” della pensione decisa dal Csm ci sono, oltre a Cicala, il pg di Torino Marcello Maddalena, il pm Raffaele Guariniello, titolare di importanti inchieste su salute e ambiente, il presidente del tribunale dei minorenni di Roma, Melita Cavallo.
In un anno il Csm ha lavorato a tambur battente. L’avvicendamento più rilevante si deciderà il prossimo 22 dicembre e riguarderà l’incarico di primo presiedente della Cassazione: tra pochi giorni andrà in pensione Giorgio Santacroce. Tra i candidati più titolati a sostituirlo figurava Giuseppe Maria Berruti, presidente della terza sezione civile e direttore del massimario della Suprema Corte. Magistrato stimato, ieri è stato nominato dal governo commissario Consob.
Al vertice della Cassazione appare dunque spianata la strada per Giovanni Canzio, presidente della Corte di Appello di Milano. L’altro ufficio di rilievo che resta da coprire dopo il pensionamento di Edmondo Bruti Liberati è la procura di Milano. Ma se ne parlerà col nuovo anno. Prima, infatti, il Csm deve sostituire i dieci posti di pg e i 12 di presidente di Corte d’appello ancora vacanti.
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Il Messaggero