Giordania, scoperta tomba affrescata d'epoca romano-bizantina

Particolare degli affreschi nella tomba scoperta a Beit Ras in Giordania
Memorie (e meraviglie) dal sottosuolo. Come l’antro dell’anima nominato da Dostoevskij la terra ne è piena. E non smette di tirarle fuori in ogni angolo del...

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Memorie (e meraviglie) dal sottosuolo. Come l’antro dell’anima nominato da Dostoevskij la terra ne è piena. E non smette di tirarle fuori in ogni angolo del Pianeta e nelle maniere più banali. Così come è avvenuto in Giordania, culla di tesori da mozzare il fiato e le parole come l’indescrivibile Petra. Si stava scavando nella città di Beit Ras, nella parte settentrionale del territorio giordano, ma non per cercare reperti archeologici bensì per motivi molto più prosaici, ovvero lavori idrici. Ed è comparso un tesoro di grande bellezza: una tomba con affreschi che dovrebbero risalire alla prima epoca romano-bizantina. Si trova all’interno di una caverna che presenta due camere sepolcrali, la più grande delle quali ha custodito per secoli il sarcofago realizzato in basalto, con incisioni, teste di leoni e anche ossa umane. Ma ciò che più si imprime nello sguardo avido di bellezze senza tempo sono le scene raffigurate alle pareti. Affrescate ad olio rappresentano momenti di quotidianità e di mitologia. Si vedono figure umane e animali, accanto a iscrizioni che sono sotto esame per fornire un quadro il più completo possibile del sito. Che doveva far parte dell’antica città di Capitolias della Decapoli romana a est del Jordan River, il fiume in cui venne battezzato il Cristo. E qui ancora una volta ci si può immergere nella meraviglia del passato.


Lina Annab, Ministro del Turismo e delle Antichità, ha confermato che si continuerà a scavare, ampliare e preparare il sito per renderlo fruibile ai visitatori. E che visto l'innegabile valore archeologico della scoperta, sono in corso ulteriori studi per proteggere la sua integrità.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero