È stata formalizzata l'iscrizione nel registro degli indagati, per il reato di omicidio volontario, per Daniele Ferretti, il gioielliere di 69 anni che ieri ha sparato...
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«Ci siamo difesi, perché loro hanno sparato per primi verso mia moglie e io ho reagito. I bossoli sono a terra». Sono le poche parole dette a testimoni e inquirenti da Daniele Ferretti, il gioielliere pisano che ieri ha reagito a un tentativo di rapina uccidendo uno dei due banditi, mentre l'altro, quello armato, è riuscito a fuggire. Oggi il gioielliere sarà interrogato dal pm Paola Rizzo. Il commerciante, Daniele Ferretti, 69 anni, sarà ascoltato per incrociare la sua versione dei fatti con le risultanze del sopralluogo effettuato ieri fino a notte fonda dalla scientifica dei carabinieri che indagano sull'episodio. Non è ancora stato identificato neppure il bandito morto che potrebbe essere originario dell'est europeo e apparentemente sui 35-40 anni d'età. Il malvivente è morto subito dopo essere stato raggiunto da un proiettile sparato da Ferretti che lo ha raggiunto al fianco all'altezza del costato.
Secondo quanto emerso fino a ora, Ferretti avrebbe estratto la sua arma dopo che i banditi, a loro volta armati, avrebbero minacciato la moglie che si trovava in negozio.
Intanto gli inquirenti lavorano sull'auto, una Fiat Panda, recuperata ieri sera nel parcheggio antistante la gioielleria e che risulta essere stata rubata lunedì a Marina di Pisa. Il negozio dove è stata compiuta la rapina è stato posto sotto sequestro. La gioielleria di Ferretti, in via Battelli, a ridosso del centro di Pisa, era stata più volte rapinata prima di ieri: l'ultimo colpo risale a un anno e mezzo fa, il 7 gennaio 2016, il più cruento il 30 luglio 1999 quando due banditi accoltellarono il gioielliere che finì in prognosi riservata.
Sono in corso a vasto raggio le ricerche di eventuali altri rapinatori fuggiti. Non esiste al momento tuttavia certezza, secondo quanto si è appreso, che i complici fuggiti siano due. Il gioielliere ha parlato solo di un altro bandito presente con il rapinatore poi ucciso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero