Inchiesta sui beni confiscati alla mafia, indagato il magistrato Silvana Saguto

Silvana Saguto
La Procura di Caltanissetta ha aperto un'inchiesta per corruzione, induzione e abuso d'ufficio nei confronti della Presidente della sezione misure di prevenzione del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Procura di Caltanissetta ha aperto un'inchiesta per corruzione, induzione e abuso d'ufficio nei confronti della Presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, Silvana Saguto, che si occupa della gestione dei patrimoni mafiosi sottoposti a sequestro.




La notizia dell'inchiesta è contenuta in una nota ufficiale della stessa Procura di Caltanissetta «allo scopo - è scritto - di evitare il diffondersi di notizie inesatte». «Su disposizione della Procura della Repubblica di Caltanissetta - si legge nella nota - militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, in alcuni casi con la diretta partecipazione dei magistrati titolari del relativo procedimento penale, hanno eseguito ordini di esibizione nonchè decreti di perquisizione e sequestro in data 9 settembre 2015».



«Questi atti istruttori - prosegue la nota - sono stati compiuti per acquisire elementi di riscontro in ordine a fatti di corruzione, induzione, abuso d'ufficio, nonchè delitti a questi strumentalmente o finalisticamente connessi, compiuti dalla Presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo nell'applicazione delle norme relative alla gestione dei patrimoni sottoposti a sequestro di prevenzione, con il concorso di amministratori giudiziari e di propri familiari».




«Non ho dubbi sul mio operato e chiederò subito di essere interrogata», ha commentato con il sito on line Live Sicilia il magistrato Saguto. E ha aggiunto: «Incarichi a mio marito? Ne ha avuto uno solo a Palermo, oggi chiuso, che risale agli anni in cui non ero alla sezione misure di prevenzione».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero