dal nostro inviato Marco Conti GERUSALEMME - «Ormai nessuno può dirsi al sicuro». Il parlamento israeliano è riunito per...
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Marco Conti
GERUSALEMME - «Ormai nessuno può dirsi al sicuro». Il parlamento israeliano è riunito per ascoltare Matteo Renzi alla sua prima visita ufficiale in Israele mentre in Italia scatta il blitz antiterrorismo. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è in prima fila insieme al leader dell'opposizione di sinistra Herzog che di prima mattina ha incontrato in albergo Renzi chiedendogli consigli su come tornare a vincere.
Quando si tratta della sicurezza di Israele alla Knesset non c'è destra e sinistra e il giudizio sul recente accordo con l'Iran è fortemente negativo. Renzi non nega le differenti valutazioni sul compromesso raggiunto a Vienna, «ma sappia la Knesset che l'Italia sarà in prima linea nel foro europeo e a livello internazionale dalla parte della collaborazione e contro il boicottaggio stupido».
Nessun compromesso a danno del futuro di Israele perché "condividiamo lo stesso destino". Una rassicurazione, quella di Renzi, ma anche una sottolineatura importante in un momento dove in Medio Oriente si rimescolano alleanze e cambiano i nemici e gli amici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero