I servizi segreti interni tedeschi hanno smascherato un loro dipendente che avrebbe dovuto infiltrarsi in ambienti islamici ma che in realtà stava fornendo informazioni...
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L'Ufficio per la difesa della costituzione (BfV) è riuscito «a smascherare un presunto islamista fra i propri collaboratori», scrive il sito del settimanale citando fonti ufficiali degli stessi servizi segreti interni, distinti dal «Bnd», il braccio operativo per l'estero dell'intelLigence tedesca. Sull'infiltrato doppio-giochista, che ha già reso una «parziale confessione», indaga la procura di Duesseldorf, precisa lo Spiegel, aggiungendo che «il suo scopo era quello di infiltrare l'Ufficio federale e raccogliere informazioni per un attentato dimanitardo contro la sua sede principale, nel quartiere Chorweiler di Colonia».
L'uomo, descritto come un «bancario e padre di famiglia», era stato ingaggiato nell'aprile scorso «per osservare gli ambienti islamisti in Germania» e non aveva dato nell'occhio in tutto il periodo di reclutamento, formazione e impiego, rivela il settimanale. I servizi si sono però accorti che, oltre a raccogliere informazioni per l'attentato, si sarebbe «espresso da estremista islamico su internet sotto falso nome» e avrebbe «rivelato segreti d'ufficio». Inoltre, aggiunge lo Spiegel, citando stavolta fonti dei servizi, avrebbe cercato «di passare informazioni sensibili sul BfV che avrebbero potuto portare ad una messa in pericolo dell'Ufficio». Neanche la famiglia - rivela lo Spiegel - sapeva della sua conversione all'Islam, fatta per telefono con un predicatore e reclutatore salafita di Berlino, Mohamed Mahmoud, che ora combatte in Siria per l'Isis. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero