Germania, presto addio ai sussidi di disoccupazione per limitare il "turismo sociale"

Germania, presto addio ai sussidi di disoccupazione per limitare il "turismo sociale"
Ha fatto un altro passo avanti, e ora manca solo un sì del parlamento, il disegno di legge tedesco che punta a limitare il cosiddetto «turismo sociale» di chi...

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Ha fatto un altro passo avanti, e ora manca solo un sì del parlamento, il disegno di legge tedesco che punta a limitare il cosiddetto «turismo sociale» di chi si trasferisce in Germania per i generosi sussidi di disoccupazione. Il governo di grande coalizione della cancelliera Angela Merkel ha varato il provvedimento - preannunciato con rilievo già due volte - in base al quale dovranno passare cinque anni prima che cittadini di altri Paesi Ue possano ottenere in Germania le prestazioni del pacchetto «Hartz-IV», in pratica l'indennità di disoccupazione e altri aiuti sociali.


Secondo dati dell'Agenzia federale per il lavoro questi aiuti sociali vengono percepiti in Germania da quasi 440 mila persone di altri paesi dell'Ue: i più numerosi (circa 92 mila) sono i polacchi, seguiti da italiani (71 mila), bulgari, (70 mila), romeni (57 mila) e greci (46 mila). Molti, e i più numerosi sono i bulgari, sono persone a basso reddito che integrano lo stipendio con le prestazioni sociali. «La libera circolazione dei cittadini nell'Ue non deve significare che ognuno possa scegliersi il sistema sociale con le prestazioni più ampie», ha spiegato il presidente dell'Associazione delle città e comunità tedesche, Gerd Landsberg. Con il disegno di legge presentato dal ministro del Lavoro, la socialdemocratica (Spd) Andrea Nahles, si è voluto «chiudere i buchi aperti dal tribunale sociale federale a un accesso incontrollato al nostro sistema sociale», come ha notato il ministro per gli Affari sociali della Baviera, Emilia Mueller, riferendosi a una sentenza dell'anno scorso che aveva concesso le prestazioni sociali dopo 6 mesi di permanenza in Germania.


Per «chi non ha ancora mai lavorato qui» e può sostenersi solo con l'aiuto sociale «vale il principio» che queste «prestazioni che assicurano l'esistenza devono essere chieste nei rispettivi paesi di nascita», ha scritto il ministro Nahles. È un modo di proteggere i Comuni da eccessive richieste di tutela sociale, ha spiegato ancora l'esponente Spd. Il disegno di legge è basato su pronunciamenti della Corte di Giustizia dell'Unione europea che concedono alla Germania di rifiutare o ridurre le indennità di disoccupazione a immigrati Ue che non si sforzano, o non lo fanno abbastanza, per trovare un posto di lavoro.
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Il Messaggero