Il sorriso le era già tornato da qualche giorno e, per inaugurare il quarto mandato, Angela Merkel ha scelto una grintosa giacca bianca, distinguendosi dalle sue ministre,...
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E l'opposizione - ma lo ha rimarcato anche la presidente in pectore dell'Spd Andrea Nahles - ha subito colto la palla al balzo per attaccarla: «Non mi aspettavo un dissenso di queste dimensioni, non è un buon segnale», ha affermato Wolfgang Kubicki dei liberali, mentre il leader Christian Lindner ha aggiunto fra il profetico e il minaccioso: «Governeranno di cattivo umore». In effetti alla cancelliera mancano ben 35 voti della sua coalizione, che ne avrebbe avuti a disposizione 399. È il risultato più debole mai raggiunto, ma non è affatto un mistero che la leadership della donna un tempo più potente del mondo si sia logorata, soprattutto in questo semestre in cui è stato chiaro come nessuno avesse voglia di governare con lei. È un fatto però che in circostanze anche molto complicate - alle spalle il fallimento del tavolo 'Giamaicà e un partner recalcitrante, l'Spd, costretto a una trattativa a rischio fino alle ultime battute - Merkel è ancora lì. Pronta per volare a Parigi, venerdì, e accelerare sulle riforme europee, in sospeso da mesi. «Sono contenta di aver avuto ancora una volta la fiducia», ha commentato alla tv ARD, ridimensionando le critiche sull'esito della votazione. E a chi le chiedeva se questo sia l'ultimo mandato, ha lasciato la risposta aperta: «Lei mi conosce, sa che rispondo solo a domande necessarie...». Al Bundestag si respira un diffuso buon umore: il sollievo, dopo settimane di ansia con lo spettro delle nuove elezioni, è tangibile e bipartisan.
La squadra di governo è quasi del tutto nuova, e l'età media dimostra un ringiovanimento complessivo: c'è il vicecancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, che sarà il nuovo potente ministro delle Finanze e che dovrebbe dar tregua nelle trattative sull'eurozona dopo anni di austerity; il 37enne Jens Spahn, che da spina nel fianco di Frau Merkel viene chiamato a collaborare al delicato dicastero della Sanità; Caterina Barley, 50 anni, diventa ministra della Giustizia, sostituendo Heiko Maas, 51 anni, divenuto nuovo ministro degli Esteri. È raggiante Julia Kloeckner, 45 anni, all'Agricoltura.
Il Messaggero