L'avvocato Ulrich Weber non risponde più al telefono: ha presentato il rapporto, il suo lavoro è finito, dice la sua segretaria. Il rapporto è quello che...
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Nel capitolo relativo alle responsabilità del fratello dell'ex pontefice si legge poi di «schiaffoni in pieno volto» e «sedie distrutte a terra», in impeti di rabbia. Ma soprattutto dell'atteggiamento vile di fronte alle denunce: «Nell'anno 1970-71 ho più volte riferito i fatti al maestro di cappella R. Lui ogni volta fuggiva nel suo studio e si chiudeva dentro», dice la vittima 159, senza chiarire a quali esperienze si riferisca. In passato Ratzinger ha sempre affermato di non sapere delle violenze sessuali, a parte un caso. Quarantanove sono gli accusati, stando al lavoro del legale, 45 per le violenze e 9 per quelle sessuali. Questi ultimi sono elencati in una scheda che ne classifica azioni come «violenze sessuali molto pesanti», o «violenze sessuali», descrivendone anche puntualmente comportamenti e perversioni. Le violenze si sarebbero verificate soprattutto nella scuola preparatoria.
Ma anche al Gymnasium, e nei ricordi delle vittime questi luoghi vengono indicati come «una prigione, l'inferno, un lager», ha affermato Weber.
Il Messaggero