Germania, 12enne ruba la macchina dei genitori per andare a trovare i nonni: guida per 200 chilometri

Germania, 12enne ruba la macchina dei genitori per andare a trovare i nonni: guida per 200 chilometri
A 12 anni sfida la strada per andare a trovare i nonni: il ragazzo ha rubato l’auto dei genitori e si è messo in viaggio per quasi 200 chilometri. È successo a...

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A 12 anni sfida la strada per andare a trovare i nonni: il ragazzo ha rubato l’auto dei genitori e si è messo in viaggio per quasi 200 chilometri. È successo a Limbach-Oberfrohna (Germania) dove l’audace pilota si è avventurato alla volta di Bamberga insieme ad un amico (di un anno più grande) perché non poteva più aspettare. Pare, infatti, che il nipotino avesse espresso più volte il desiderio di andare in Baviera a fare visita ai nonni ma gli impegni dei genitori hanno costretto la famiglia a rimandare puntualmente il viaggio. Così, il giovane ha deciso di fare da sé, nonostante fosse una lunga tratta. Sfidando la strada e la probabile ira dei suoi, si è messo al volante: sprovvisto di patente, è stato in grado di percorrere superstrada e autostrada senza incorrere in alcun incidente. Non appena i genitori si sono accorti della scomparsa sono andati a denunciare l’accaduto alla polizia della loro cittadina, ignari del fatto che, intanto, il figlio si trovasse on the road.


Gli agenti sono riusciti a rintracciarlo in poco tempo scoprendo che il protagonista di questa avventura a lieto fine, a quanto pare, si era dimostrato un ottimo conducente. A parte il “piccolo” dettaglio della patente, infatti, era stato in grado di rispettare tutti i limiti di velocità. «Fortunatamente non è accaduto nulla, il che era piuttosto improbabile visto che al volante c’era un bambino e non ha guidato per pochi chilometri, ma per 200 in autostrada», ha detto il portavoce della polizia a The Local. La bravata non ha avuto conseguenze legali dal momento che il ragazzo non ha ancora compiuto 14 anni, limite per la responsabilità penale in Germania. Anzi: nonostante lo spavento, i suoi genitori gli hanno permesso di restare a dormire dai nonni quella notte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero