Città del Vaticano – La delicatissima situazione dell'Ilva di Genova, il futuro occupazionale di uno dei centri siderurgici più importante del Paese...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In occasione della visita di Francesco che inizierà proprio dall'Ilva di Cornigliano, un artista locale consegnerà al Papa una scultura realizzata in laminato di acciaio. Un dono dell'Ilva con il supporto delle maestranze dello stabilimento. Oltre all'artista firmeranno la scultura 25 operai . Si tratta di un’opera in 3 pannelli, un metro e mezzo di altezza per tre metri di larghezza ciascuno, 10 quintali circa di peso. Raffigura il Pescatore degli uomini. Un Cristo non morente, un po’ palestrato, un po’ michelangiolesco, secondo la descrizione degli artisti. Ci sono voluti 10 mesi di lavoro e preparazione per arrivare alla fusione. L'opera farà da sfondo al palco della messa papale.
A Genova, nel 2002, sono state chiuse le cokerie per il loro impatto sulla salute, in particolare nel quartiere di Cornigliano, nelle cui vicinanze sorge lo stabilimento siderurgico. Uno studio epidemiologico aveva evidenziato una relazione tra polveri respirabili emesse dagli impianti siderurgici ed effetti sulla salute. Lo studio epidemiologico attestò che nel quartiere di Cornigliano nel periodo 1988-2001, la mortalità complessiva negli uomini e nelle donne risultasse costantemente superiore al resto di Genova. Nel luglio 2005 è stato spento anche l'altoforno numero 2 dello stabilimento di Cornigliano. Finiva così l'era della siderurgia a caldo a Genova con notevole abbattimento dell'inquinamento e un aumento altissimo di disoccupazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero