Telefonata tesa tra Obama e Netanyahu. Il presidente degli Usa, Barack Obama ha chiesto «un cessate il fuoco umanitario immediato e incondizionato». Il presidente ha espresso...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
strategico».
«Hamas sta violando la tregua di 24 ore che aveva annunciato». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista alla Cnn, poche ore dopo l'inizio del cessate il fuoco che Hamas aveva accettato di rispettare. Le sirene di allarme di avviso razzi continuano a suonare nel sud di Israele, tra queste ad Ashdod ed Ashkelon.
Netanyahu «Israele ha accettato 5 cessate il fuoco, incluso due per motivi umanitari che Hamas ha sempre respinto. Noi non abbiamo ripreso i combattimenti, sono stati loro a farlo. Noi prenderemo qualsiasi misura per proteggere il nostro popolo», ha detto il premier israeliano aggiungendo: «Se l'America fosse attaccata da terra, mare e via area avreste preso provvedimenti. Noi lo stiamo facendo, non entro nei dettagli degli attacchi militari, ma Hamas deve smilitarizzare Gaza».
Prosegue la distruzione dei tunnel Israele ha sospeso gli attacchi aerei su Gaza, mentre prosegue la demolizione dei tunnel offensivi scavati da Hamas sotto ai recinti di confine.
Israele «scioccato» Benyamin Netanyahu ha respinto le proposte di John Kerry per una tregua confermando che l'unica iniziativa valida resta quella egiziana. A quanto scrive oggi Haaretz, i membri del gabinetto di sicurezza israeliano sono rimasti «scioccati» dalla proposta in quanto ignorava le richieste di Israele in materia di sicurezza e non faceva neanche menzione dell'Egitto, affidando un ruolo a Qatar e Turchia, due paesi considerati vicini ad Hamas e ostili a Israele.
La tregua Israele aveva accettato di prolungare unilateralmente una tregua umanitaria fino alla mezzanotte di oggi ora locale (le 23 in Italia). Hamas aveva invece rigettato la tregua, riprendendo i lanci ed esigendo il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia, dove si contano oltre 1.000 morti.
Il soldato ucciso Un soldato israeliano è rimasto ucciso nella notte da un colpo di mortaio al confine con la Striscia di Gaza. «Un soldato è stato ucciso da un colpo sparato dalla Striscia e che ha raggiunto il territorio israeliano», spiega un portavoce militare. Salgono così a 43 i militari israeliani morti dall'inizio dell'operazione su Gaza, l'8 luglio. «Ancora una volta Hamas sta cinicamente sfruttando i cittadini di Gaza in modo da usarli come scudi umani», è tornato a denunciare l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu.
Le vittime Centotrentacinque cadaveri sono stati recuperati ieri a Gaza durante la tregua umanitaria, fra le macerie delle aree dove sono infuriate battaglie fra cui Sajaya, Beit Hanun e Khuzaa. Lo scrive l'agenzia di stampa palestinese Maan. Un'altra agenzia di stampa palestinese, al-Ray, calcola oggi che complessivamente 1052 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano, e altri seimila sono stati feriti.
I feriti curati in Egitto È salito a 94 il numero di feriti palestinesi ricoverati in ospedali egiziani dall'inizio dell'offensiva. Lo riferisce il sito del quotidiano Al-Ahram citando il ministro della Salute egiziano, Adel Al-Adawy. Solo sabato sono entrati in Egitto, attraverso l'unico valico esistente, quello di Rafah, 21 palestinesi. Sabato era stata giornata di tregua a Gaza. Lunedì scorso fonti avevano segnalato l'ingresso di 47 feriti in una decina di giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero