Tutti i «grandi» disertano i funerali di Fidel Castro

NEW YORK Il corteo funebre di Fidel Castro è partito ieri pomeriggio dall'Avana per la destinazione finale, Santiago de Cuba, dove le sue ceneri saranno tumulate...

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NEW YORK Il corteo funebre di Fidel Castro è partito ieri pomeriggio dall'Avana per la destinazione finale, Santiago de Cuba, dove le sue ceneri saranno tumulate domenica. Il funerale che molti prevedevano sarebbe stato affollato di leader mondiali, sembra però destinato e segnare un record per la carenza di nomi illustri.


Se tre anni fa per quello di Nelson Mandela, presidenti e primi ministri misero da parte ogni impegno per volare in Sudafrica, adesso molti scoprono di avere impegni inderogabili, mentre altri non trovano neanche necessario spiegare la propria assenza. La Casa Bianca, che pure ha lanciato due anni fa un processo di disgelo nei rapporti con il regime, ha deciso di mandare solo un paio funzionari, senza neanche mettere insieme una delegazione ufficiale in rappresentanza del Paese. Barack Obama si limita infatti a spedire il suo consigliere personale, Ben Rhodes, affiancato dall'ambasciatore Jeffrey DeLaurentis.

Vladimir Putin ha spiegato di essere troppo impegnato a scrivere il discorso sullo stato della nazione. Un impegno che il quotidiano britannico The Guardian ha ironicamente spiegato essere tanto faticoso quanto lavarsi i capelli. Il presidente Hollande ha trovato una giustificazione migliore: lui non potrà andare perché aveva un precedente impegno negli Emirati Arabi, per una conferenza sul patrimonio culturale mondiale. Ma neanche il ministro degli Esteri, Jean-Marc Ayrault, ha potuto cancellare un suo appuntamento, in Ucraina.

Dunque la Francia sarà rappresentata a Cuba dal ministro dell'ecologia, Sègoléne Royal, evidentemente l'unica che non avesse altri obblighi per il fine settimana. Per l'Italia andrà il sottosegretario Giro. Fra le defezioni eccellenti, quella britannica: sulla falsariga francese, nè il primo ministro Theresa May nè il titolare del Foreign Office, Boris Johnson, voleranno a Santiago de Cuba. Loro però non hanno fornito giustificazioni, e si sono limitati a confermare la presenza di un sottosegretario, Allan Duncan.


La Germania e la Spagna mandano figure già uscite dalla vita pubblica: invece di Angela Merkel, a rappresentare Berlino vedremo l'ex cancelliere Gerhard Schroeder, e invece del premier Mariano Rajoy ci sarà l'ex re Juan Carlos. Anche Iran, Brasile, Cile, Giappone saranno presenti con funzionari, mentre il premier canadese Justin Trudeau ha fatto marcia indietro dopo le prime reazioni calorose per la scomparsa del dittatore cubano, e ha deciso di non irritare vieppiù i suoi concittadini andando anche al funerale. Si prospetta dunque un funerale sbilanciato: gli unici presidenti andati a Cuba, a salutare il lider maximo nel suo ultimo viaggio, sono finora il venezuelano Nicolas Maduro, il boliviano Evo Morales, il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe e quello del Sudafrica, Jacob Zuma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero