Agguato a Salerno, fermati presunti killer: tra arrestati anche padre e figlio

Agguato a Salerno, fermati presunti killer: tra arrestati anche padre e figlio
Tre fermi per il duplice omicidio avvenuto ieri pomeriggio nella zona di Fratte, a Salerno, dove sono stati uccisi Antonio Procida e Angelo Rinaldi. Si tratta di Matteo Vaccaro,...

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Tre fermi per il duplice omicidio avvenuto ieri pomeriggio nella zona di Fratte, a Salerno, dove sono stati uccisi Antonio Procida e Angelo Rinaldi. Si tratta di Matteo Vaccaro, del figlio Guido e di Roberto Esposito. Il primo sarebbe il mandante, gli altri due gli esecutori materiali del delitto. Lo confermano fonti della Polizia. La Dda di Salerno sta coordinando le indagini della Mobile, al comando del vicequestore Claudio De Salvo.




Le vittime avevano precedenti per droga, ma non risultano in alcun modo legati alla criminalità organizzata: Antonio Procida, 43 anni, titolare di un bar a poca distanza dal luogo dell'agguato, e il suo amico e coetaneo Angelo Rinaldi. Entrambi erano sposati e con figli.



A sparare erano stati uno o più sicari, che li attendevano in via Greci, all'angolo con la traversa Magna Grecia. Usata, probabilmente, una pistola a tamburo, visto che sul luogo del duplice omicidio non sono stati ritrovati bossoli. Procida era stato freddato con precisione, un solo colpo dritto al cuore. Almeno due i proiettili che hanno ucciso l'altra vittima.



I due amici erano giunti in quella zona, un piazzale a poca distanza da un popoloso condominio, a bordo di uno scooter. Non è ancora chiaro se chi li ha uccisi fosse a piedi oppure no. In ogni caso agli investigatori della squadra mobile della questura è chiaro che i due avevano un appuntamento con alcune persone nel luogo dove poi hanno trovato la morte.



Molte le ipotesi al vaglio degli investigatori, nelle indagini coordinate dal pm della Dda di Salerno Vincenzo Montemurro. Le modalità dell'agguato sembrerebbero quelle di un'esecuzione maturata nel mondo della malavita, per cui vengono passati al setaccio i precedenti delle vittime. Ma qualcuno ha riferito anche di una lite, dai contorni poco chiari, che Procida e Rinaldi avrebbero avuto in mattinata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero