È morta il 22 gennaio 2016: Emilie aveva 17 anni e si è tolta la vita perché vittima di bullismo a scuola. A distanza di mesi i suoi genitori hanno...
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Un supplizio fatto di sguardi addosso, frecciatine sull’abbigliamento e continui commenti in classe, durante le lezioni, fatti dai compagni a voce non così bassa da pensare che l’insegnante non potesse sentire. I genitori della vittima, infatti, hanno sporto denuncia contro l’istituto per scoprire il grado di conoscenza dei fatti da parte del corpo docente. La chiamavano “clocharde” e ridevano delle sue vecchie scarpe da ginnastica. Trattenere le lacrime, inciampare in mezzo agli sputi, tapparsi le orecchie per non sentire gli insulti, vedere i suoi libri lanciati dalle scale sono i racconti quotidiani che scorrono in mezzo alle pagine di questo diario di dolore e umiliazione troppo grande per essere condivisa. Emilie, infatti, scrive: «Non voglio che i miei genitori pensino di aver generato una pura sub-mer**». L’arcivescovo di Lille ha promesso di fare qualcosa contro il bullismo dichiarando: «Questo evento dovrebbe essere un'opportunità per la consapevolezza».
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Il Messaggero