Il "Jobs act" di Hollande infiamma ancora la Francia. Migliaia di studenti e lavoratori sono scesi in piazza contro la riforma che vorrebbe rendere flessibili le regole...
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Questa mattina, si contavano 650 chilometri di code in totale, una situazione che ricordava da vicino le giornate da «bollino rosso» per l'inizio delle vacanze. Bloccati i porti di Le Havre e Rouen, interrotto da manifestanti il ponte di Normandia che unisce Honfleur a Le Havre. Spenta e chiusa ai turisti anche la Tour Eiffel per l'agitazione del personale. Mobilitazione ritenuta «un successo», quindi, nonostante il fronte sindacale - come non ha mancato di sottolineare Myriam El Khomri, ministro del Lavoro che ha messo la firma sotto il contestato progetto di legge - non sia più compatto. Se Force Ouvriere e CGT continuano a chiedere che la riforma sia semplicemente ritirata, la terza organizzazione importante, CFDT, non è più ostile dopo le modifiche apportate dal governo. «Sono all'ascolto delle preoccupazioni dei giovani - ha detto la El Khomri - ma questa è una legge necessaria e giusta», e soprattutto «non introduce nuove possibilità di licenziamento».
Per Valls, è una riforma «intelligente, audace e necessaria».
Il Messaggero